BOLZANO

Studentessa aggredita dal "branco" vicino alla scuola

Una ragazza del Liceo Pascoli aveva difeso una sua compagna da un'aggressione di quattro ragazzi. I delinquenti per ritorsione, in una settimana, l'hanno minacciata e picchiata tre volte



BOLZANO. Da una settimana una ragazza del liceo artistico "Pascoli" è finita nel mirino di un “branco”, che in sette giorni l’ha aggredita e picchiata già tre volte. L’ultimo episodio: ieri mattina, in via Resia, a pochi metri dall’ingresso dell’istituto. A far scattare le ritorsioni del gruppo di ragazzi - quattro bulli, tutti extracomunitari - è stato l’intervento della studentessa a difesa di una compagna molestata sessualmente dal branco circa dieci giorni fa. La giovane ha osservato la scena ed è intervenuta minacciandoli di chiamare la polizia, mettendoli in fuga.

Ma la questione non era finita lì. Giovedì 6 novembre mentre la studentessa stava percorrendo via Resia per raggiungere le Pascoli, all’altezza della chiesa “Madre Teresa di Calcutta”, s'è vista sbarrare la strada dal branco che voleva fargliela pagare per aver “osato” intervenire. La giovane è stat quindi aggredita fisicamente con calci, pugni e insulti pesanti. La studentessa però si è difesa come ha potuto riescendo anche a stendere uno dei bulli e a meterli in fuga.

Informata la preside e la polizia la giovane pensava di essersi liberata dei quattro delinquenti ma lunedì mattina, stessa ora, stesso posto, il branco è tornato a colpire. Gli aggressori questa volta erano due e dopo gli insulti, anche in questo caso, sono volate le botte e la ragazza è finita per ritrovarsi a terra. I due si sono, quindi, allontanati giurando che sarebbro tornati. 

Ieri mattina, infine, la terza aggressione. Erano in quattro. La polizia ha dato il via a una serie di accertamenti e ha iniziato ad effettuare più controlli attorno alla scuola. Si spera di poter identificare il branco il prima possibile. Nei prossimi giorni verrà accompagnata dalla famiglia e dagli amici per essere certi che i quattro aggressori non le possano più torcere un capello. Si tratta comunque di un episodio grave: la studentessa voleva solo difendere un’amica.













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