La scadenza

Studenti sui bus, no al Pass: chiesta la deroga a Roma 

L’obbligo scatta dal 6 dicembre. L’assessore Philipp Achammer si allinea alla decisione di Trento e di altre regioni. «Chiediamo o di non prevederlo o di rimandare il tutto di alcune settimane»



BOLZANO. Sull'obbligo di Green pass per usufruire dei servizi di trasporto pubblico - previsto per chi ha più di 12 anni dall'ultimo decreto del Consiglio dei ministri - l’assessore alla scuola della Provincia di Bolzano, Philipp Achammer, annuncia una richiesta ufficiale in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome affinché siano previste delle esenzioni per gli studenti.

Alto Adige - dunque - sulla stessa linea del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e dell'assessore ai trasporti, Mattia Gottardi.

«Mi sono sentito con l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti - prosegue Achammer - e la pensiamo alla stessa maniera. Stessa condivisione con il Veneto (Luca Zaia) e con il Friuli Venezia Giulia (Massimiliano Fedriga)». «Purtroppo l'interpretazione data alle disposizioni nazionali va in una direzione che non condividiamo. Questa condizione rischia di creare disagi e maggiori costi per le famiglie che risiedono nelle zone più distanti dagli istituti scolastici, con un'evidente disparità rispetto ai coetanei, alla luce del fatto che per frequentare le lezioni in classe non è previsto alcun obbligo», queste le parole del presidente Fugatti e dell'assessore Gottardi.

Per Achammer non è prevedibile prevedere l’obbligo di Green pass anche per il trasporto scolastico a partire dal 6 dicembre.

«Sono dell’idea o di non prevederlo affatto o di rimandare di alcune settimane. Al momento a scuola continuiamo a fare test rapidi che però non valgono per il pass. Potremmo anche mettere a punto screening ad hoc per il trasporto scolastico per ma se volessimo farlo dovremmo lavorare alcune settimane e poi è praticamente impossibile riuscire a garantire il test il lunedì mattina a tutti i dodicenni. E non possiamo pretendere che si vaccinino tutti entro il 6 visto che è quasi impossibile avere un appuntamento in tempi così rapidi».













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