Subito il vaccino per 30 mila over 80 Si inizia venerdì, caos prenotazioni 

La Provincia: «Personale Asl, troppi obiettori». Nella profilassi coinvolti i medici di famiglia che protestano: avvertiti all’ultimo Widmann: «Roma ci ha dato l’ok, apriamo subito ad altre categorie. Abbiamo a disposizione circa 4.000 dosi anche per sabato e domenica».


Valeria Frangipane


Bolzano. Il dato resta impietoso: siamo ultimi in Italia - con una percentuale del 37.3% contro una media nazionale del 75.8% - per dosi di vaccino somministrate rispetto alla popolazione. A tirare indietro il personale sanitario (vaccinato solo il 50.2% del totale, circa 5.062 persone), soprattutto infermieri. E così la Provincia che non può permettersi di lasciare in frigorifero preziose dosi di Pfizer ha deciso che venerdì l’Alto Adige inizierà ad immunizzare gli over 80. Si andrà avanti anche sabato e domenica. E poi ancora ogni settimana. Per vaccinare un esercito di 30 mila persone. I medici di famiglia sono chiamati a dare una mano: sono loro che adesso devono preparare la lista dei pazienti da vaccinare subito. E sono sempre loro, se lo vorranno, che potranno immunizzare gli anziani andando però in ospedale (ricordiamo che Pfizer va conservato a -70, impossibile pensare di farlo nei singoli ambulatori). I sindacati Fimmg - Luigi Rubino e Snami - Susanna Hofmann - si dicono collaborativi vista l’emergenza ma parlano di ritardi incredibili ed inaccettabili: «L’abbiamo saputo ieri mattina, non è possibile avere a che fare con questa perenne disorganizzazione. Dovevano muoversi almeno a dicembre. Adesso ci chiedono di presentare l’anamnesi di ogni cittadino, ci mettiamo un quarto d’ora per ogni paziente. Secondo l’Asl quando e come ne usciremo? E vogliono iniziare dopodomani». In una riunione al calor bianco di ieri sera c’è anche chi si detto contrario a fornire all’Asl i contatti dei suoi pazienti. Ma tutto si dovrebbe chiarire oggi. Prevedibile che da questa mattina i medici di famiglia saranno sommersi di telefonate. Al momento l’unica cosa certa è che i pazienti verranno contattati. O dall’Asl o dai medici di famiglia, Non dovranno essere loro a chiamare. Insomma l’Alto Adige si è dato una mossa. Il presidente Arno Kompatscher ha parlato chiaro: «Siamo ultimi in Italia, evitiamo la brutta figura nazionale».

Tra il resto già fatta. Così Antonella Viola, ordinaria di patologia del Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova: «Un fatto gravissimo pensare che in Alto Adige ci siano sanitari che non vogliono vaccinarsi». Thomas Widmann fornisce la soluzione per guadagnare terreno: «Vacciniamo subito gli over 80 ed i malati con patologie a rischio Covid. L’ok del ministero è arrivato ieri». L’assessore fa sapere che la giunta era pronta ad andare avanti lo stesso: «Voglio vedere chi mi condanna perchè immunizzo». E adesso si parte. L'obbiettivo è di somministrare entro la settimana il 60% delle dosi consegnate. In una email inviata dall’Asl i medici di famiglia sono chiamati a fare la loro parte. «La Provincia - si legge in sintesi - ha autorizzato il vaccino per gli over 80 e con fattori di rischio. Queste persone verranno vaccinate a partire da venerdì, sabato e domenica. Le vaccinazioni verranno effettuate negli ospedali e, ove possibile, anche nei distretti. Chiediamo ad ogni medico di famiglia di predisporre una lista di pazienti, che siano autonomamente deambulabili e che non abbiano controindicazioni alla vaccinazione. Il modulo anamnestico, il foglio informativo relativo alla tipologia del vaccino, la dichiarazione di consenso e le informazioni relative alla privacy sono consultabili, da tutti i cittadini interessati, a partire da oggi sul sito web dell’Asl www.sabes.it\covid-19 nella sezione “modulistica”. Inoltre chiediamo ai medici di famiglia di rivolgersi al Servizio di Medicina di base del rispettivo Comprensorio, qualora abbiano interesse ad erogare le vaccinazioni. Il compenso ammonta a 60 euro l’ ora».

Oltre agli over 80 sono interessati da vaccinazioni immediate anche farmacisti, dentisti, medici non ospedalieri, veterinari e ancora vari professionisti della sanità tra cui le ostetriche. A tutti i loro Ordini e Collegi, in questi giorni l’Asl ha inviato una email, chiedendo di darsi da fare per le prenotazioni. Più che perplessi i farmacisti: regna il caos. Arrabbiati i medici. Così la presidente Monica Oberrauch: «Non è possibile che l’Asl scarichi su di noi, all’ultimo, tutto il lavoro. Tra il resto così facendo sembra che sia colpa dell’Ordine se i medici non vengono vaccinati! La colpa è solo della disorganizzazione altrui che ci butta addosso, all’ultimo, incombenze che non ci spettano. In nessun’altra parte d’Italia sta succedendo una cosa del genere».













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