Sul governo di unità nazionale la Stella alpina storce il naso 

La crisi. Si profila un esecutivo guidato da Mario Draghi. Unterberger: «Personalmente preferirei elezioni anticipate» In casa Svp si ricordano le esperienze negative del passato con i governi tecnici. Bressa: «Gioco al massacro di Italia Viva»



Bolzano. «terribile». questo l’aggettivo utilizzato ieri sera da julia unterberger per sintetizzare il naufragio del tentativo di rimettere in piedi la vecchia maggioranza di governo. critiche dalla senatrice svp e dal suo collega gianclaudio bressa all’indirizzo di italia viva. un governo guidato da mario draghi? «personalmente preferirei andare ad elezioni anticipate», risponde l’esponente della stella alpina. perché il partito di raccolta non ha mai fatto belle esperienze con i governi tecnici, ancorché di alto profilo istituzionale, come si profila il prossimo esecutivo. difficile convincerli a sostenere le istanze dell’autonomia, quando sono concentrati su problemi epocali, come quelli legati al salvataggio dell’italia e magari godono di ampie maggioranze. tornando al tavolo della ormai ex maggioranza, poi fallito, di ieri, bressa (gruppo per le autonomie) sottolinea la «spregiudicatezza di renzi» che può portare solo a due strade: elezioni anticipate o governo del presidente». e sulla seconda via si è indirizzata la scelta di mattarella. «oggi, (ieri,ndr) ho partecipato alle trattative ed era chiaro che italia viva aveva soltanto voglia di fare saltare il banco dividendo pd e m5s, non si discuteva più solo di programma, ma di persone per il governo, assurdo», ancora unterberger, presidente del gruppo per le autonomie.

E pensare che nel corso della giornata di ieri proprio la stella alpina pensava che alla fine la quadra si sarebbe trovata. «il tavolo sul programma procede con un confronto serrato su giustizia, istruzione, ambiente e fisco. da parte nostra c’è tutto l’impegno per consentire al presidente fico di tornare dal presidente mattarella con un messaggio positivo sulla risoluzione della crisi», così unterberger nel primo pomeriggio. e quindi la richiesta un maggiore impegno per la montagna, a cominciare dal recovery plan e dal prossimo decreto ristori, «lo sblocco delle opere strategiche del nostro territorio, il conferimento alle province autonome di mezzi per garantire una vera ripartenza quando l’emergenza pandemica sarà finita». ed ancora un più deciso impegno sulla questione dei grandi carnivori, «con l’obiettivo primario di rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini e un rafforzamento dei percorsi per formazione e l’assunzione del personale medico ed infermieristico per superare la carenza di personale specializzato». ma anche una maggiore centralità delle commissioni paritetiche e l’impegno per una nuova legge elettorale che continui a garantire l’adeguata rappresentanza delle minoranze linguistiche in entrambi i rami del parlamento. tutte questioni che saltano, in attesa del governo draghi.

«ritengo che stiamo vivendo una profonda crisi di sistema e che, per ora, abbia perso la democrazia rappresentativa e quindi il paese», sottolinea il segretario della uil altoatesina, toni serafini. «con quanto accaduto ieri hanno perso gli italiani ed il bene comune. questa politica, purtroppo, vive lontano dal paese reale. ricordo che il 31 marzo scade il blocco dei licenziamenti ed entro aprile va presentAto alla ue, il next generation eu italia. inoltre, ricordo che siamo un paese in piena crisi sanitaria, economica e sociale», evidenzia serafini. per quest’ultimo «servirebbe quindi uno scatto della politica. vedremo se le forze parlamentari risponderanno positivamente alla richiesta del presidente mattarella, di costituire un governo istituzionale che affronti con serietà queste tre emergenze: sanitaria, economica e sociale».M.D.













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