Sul nuovo quorum l’astensione dei Verdi agevola la bocciatura

In consiglio non passa, a sorpresa, la proposta di Castelli Il grillino: «Ma non erano per la democrazia diretta?»


di Bruno Canali


LAIVES. La Lista 5 Stelle mette in difficoltà la maggioranza anche a Laives e quella che doveva essere una scelta tutto sommato apparentemente condivisibile, viste le premesse (l'abbassamento del quorum dal 50 al 15 % per i referendum comunali), ha invece acceso il confronto, soprattutto con Verdi e centrosinistra, l’altra sera nella prima delle due sedute di consiglio comunale programmate per questa settimana.

Il quorum non si toccca. Così è andata a finire che la proposta del consigliere grillino Paolo Castelli è stata respinta, ma quello che più lo ha contrariato non è stata la bocciatura di Pd, Svp e Udc, quanto piuttosto l'astensione, di fatto “pesante”, dei Verdi.

«Quello dei Verdi - ha dichiarato quindi Castelli - è un comportamento ridicolo, perchè proprio loro sono stati tra i promotori della democrazia diretta e della raccolta firme. Coerente invece l'Idv, con il consigliere Michele Micheletti che ha votato a favore dell'abbassamento del quorum».

In effetti, Rosa Maria Wieser, consigliere dei Verdi, ha dichiarato che anche il suo partito è favorevole all'abbassamento del quorum, mentre il sindaco ha proposto di parlarne prima in commissione statuto.

«Ad un certo punto - continua il consigliere Castelli - ho anche avanzato un compromesso: se non vi piace il 15 % abbassiamolo almeno al 25 %. Niente da fare e, come detto, la proposta è stata respinta con l'astensione dei Verdi e anche della lista La Civica. Invece l'Idv, pure in maggioranza, ha tirato dritto coerentemente votando a favore».

Edilizia e contrasti. Ma durante la prima serata di consiglio comunale, motivi di attrito tra maggiornza e opposizione sono stati anche altri. Anche in merito al nuovo regolamento comunale per l'assegnazione di aree all'edilizia agevolata (cooperative) le idee divergono, in particolare per quanto riguarda l'eventuale sostituzione di soci che lasciano una cooperativa in graduatoria. Il sistema introdotto dalla giunta prevede che, in questo caso, diversamente da come si faceva finora "pescando" prima di tutto tra i singoli richiedenti e poi tra le cooperative, d'ora in avanti in caso di sostituzione la priorità vada ai soci di altre cooperative in graduatoria e poi eventualmente tra i singoli richiedenti. Per l'assessore Giorgio Zanvettor questo sistema garantisce la “storicità delle domande" ed evita disparità di trattamento per coloro che magari erano in attesa da tempo e si vedevano scavalcare dai singoli recenti. Per l'opposizione invece è il contrario e - ha dichiarato Christian Bianchi (Pdl) - «così si introducono due posizioni, una più vantaggiosa dell'altra, a scapito della necessità di garantire invece a tutti identiche opportunità». Per questo nè il Pdl e neppure Unitalia, Laives pro Leifers e Lista 5 Stelle, hanno votato il nuovo regolamento, che è comunque passato,con i soli voti della maggioranza, sufficienti.

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