Sulle «videolottery» all’ex Masetti la spunta il Comune

Annullata la concessione rilasciata dalla Provincia Il Consiglio di Stato ha sposato la linea dell’Avvocatura


di Davide Pasquali


BOLZANO. Niente da fare, stavolta la spunta il Comune contro la Provincia: all’ex circolo culturale Masetti di via Resia non si potrà aprire al pubblico una sala dedicata con le videolottery. Lo ha stabilito il consiglio di Stato, dichiarando nulla l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia.

Il consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal Comune avverso la sentenza del Tar, che aveva ritenuto la disciplina sui giochi leciti, vigente al tempo del rilascio della autorizzazione provinciale per la sala ex Masetti, non preclusiva per le sale cosiddette dedicate. Il giudice di seconde cure ha sposato la tesi del Comune, per cui le sale dedicate rientrano appieno nella nozione di "sale da gioco e di attrazione" di cui all'articolo 5 bis comma 1 della legge provinciale 13 del 1992 (già vigente al tempo del rilascio dell’autorizzazione provinciale a Studio Games) e sono altresì a tutti gli effetti anche "esercizi pubblici".

Il divieto di apetura di sale videolottery nel raggio di 300 metri dai luoghi sensibili, secondo i giudici romani, vigeva pertanto anche anteriormente all'entrata in vigore dell'articolo 4 comma 2 della legge provinciale 15/2011, che non è norma innovativa, bensì interpretativa.

La sentenza rappresenta un duplice successo per l'amministrazione comunale, come rende noto il municipio, «sia perché viene scongiurata l'apertura di una sala giochi in prossimità di strutture scolastiche e socio-assistenziali, sia perché per la prima volta il giudice di secondo grado ha altresì avuto modo di statuire che le disposizioni provinciali limitative dei giochi leciti non sono "norme tecniche" necessitanti una previa comunicazione alla Commissione Europea"». La sentenza conferma dunque che «la linea scelta dal Comune a tutela della fascia debole dei ludopatici è quella giusta». Soddisfazione è stata espressa ieri dal sindaco Spagnolli e anche dal consigliere FdI Maria Teresa Tomada: «Con molta soddisfazione apprendo la notizia che il consiglio di Stato ha messo la parola fine alla telenovela della sala giochi all'ex circolo Masetti». Tomada ricorda agli smemorati «che fui io la prima a sollevare questa questione scoprendo cosa si voleva fare». Resta però tuttora irrisolta «la questione delle decine di migliaia di euro pubblici gettati al vento per la ristrutturazione e gli arredi a tutto vantaggio del privato proprietario. Attendiamo lumi da Comune e Provincia».

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