Super-fan: «Così sono riuscito a stoppare Cristiano Ronaldo»

Grande colpaccio messo a segno da un giovane che gioca esterno destro del Merano: ha «marcato» e fotografato il fuoriclasse



MERANO. Grande colpaccio messo a segno da Gabriele Colagati, esterno destro del Merano, che gioca nel campionato di Promozione. Con un anticipo da autentico fuoriclasse è riuscito a stoppare nientemeno che il campionissimo del Real Madrid e del Portogallo, Ronaldo. Avevano provato in tanti a cercare di vederlo nei pochi giorni di soggiorno al Palace. Ma per loro non c’è stato niente da fare: Ronaldo è rimasto un miraggio. Per lui no! Per Gabriele Colatati, supertifoso, autentico fanatico del goleador portoghese, l’incontro c’è stato con tanto di foto a testimoniarlo.

Come solo uno che nutre una passione sviscerata per gli idoli del nostro tempo sa fare, si tratti di star del rock, del calcio o dell’automobilismo, Gabriele è riuscito a scoprire, quasi cogliendo un refuso giornalistico sfuggito tra la valanga di informazioni riguardanti Ronaldo, che il suo “maestro di vita” sarebbe piombato a Merano. Da quel momento sono state notti insonni, fino a quella fatidica dell’incontro. Un appostamento defilato su una sedia del bar Relax, davanti al Palace, ha atteso il momento fatidico. Un momento arrivato alle tre e mezzo di notte quando la sbarra dell'hotel s'è alzata per far entrare una macchina inequivocabile. Con uno scatto Gabriele è riuscito a raggiungere Ronaldo fin dentro la hall dell’albergo. Ha chiamato il suo idolo per nome. Questi gli ha lanciato uno sguardo glaciale, irritato, di quelli che i tifosi conoscono quando le cose in partita non vanno come vorrebbe lui. A quel punto Gabriele ha giocato la sua carta estrema: gli ha mostrato le braccia tatuate con il volto del campionissimo. A quel punto, lo sguardo cupo della punta madrilista si è trasformato in un sorriso incondizionato. Ha raggiunto Gabriele. L’immancabile iPhon ed ecco una serie di scatti con i due protagonisti di questa cronaca. Non riuscita bene la prima foto, è stato lo stesso Ronaldo ad indicare la posizione giusta per un ritratto dei due degno di questo nome.

«Un matto come te - queste le parole di Ronaldo quando si sono lasciati - non l’ho mai visto. Mi ricorderò di te». Un inatteso segnale d’affetto per questo tifoso rimasto ore e ore ad attenderlo. «Quando ho saputo che sarebbe venuto nella nostra città – ha raccontato Gabriele – lo ho letto come un segno del destino. E pensare che negli anni lo avevo inseguito senza successo ogni volta che veniva a giocare in Italia. Era scritto nelle stelle. Per me Ronaldo rappresenta un modello incondizionato. Lo seguo in tutto. È un punto di riferimento sportivo, innanzi tutto, ma non solo. Con questo incontro ho realizzato un sogno». (gi.bo.)

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