Sussidi sociali, i sindacati: «Censire i patrimoni»

Incontro con Kompatscher sulle regole per accedere alle prestazioni Cgil, Cisl, e Uil: «Più equità». Chiesto il rinvio della Durp nell’edilizia abitativa



BOLZANO. Dichiarare tutto, reddito e patrimonio, con una unica dichiarazione Durp. «Per un sistema più equo e per ridurre la burocrazia», riassume Michele Buonerba (segretario della Cisl). Si è parlato di welfare, della sua sostenibilità e di come dovrà cambiare, ieri in un incontro del presidente Arno Kompatscher con Cgil, Cisl, Uil e Asgb. I sindacati hanno presentato un promemoria, tra cui la richiesta di rinviare di sei mesi l’introduzione della Durp, la dichiarazione di reddito e patrimonio, per le prestazioni nell’edilizia abitativa agevolata.

UN MODELLO UNICO. Esistono oggi diversi modelli di Durp, da compilare in base alle prestazioni sociali richieste. I sindacati hanno chiesto a Kompatscher, che si dichiara d’accordo, di prevedere una dichiarazione unica. «Per alcune prestazioni, come l’assegno familiare dell’Inps e della Regione, si deve presentare solo la dichiarazione del reddito, per altre è richiesta anche la certificazione del patrimonio (mobiliare e immobiliare)», riassume Buonerba, «In alcuni casi è prevista una franchigia alta. Nella prospettiva di una riduzione del bilancio, a fronte di un aumento della popolazione anziana, il welfare va ripensato. Si deve aiutare chi ha bisogno. Una Durp unica, con tutto il patrimonio censito, è importante per garantire equità». Un modello unico servirebbe anche per semplificare, sottolinea Kompatscher: «La Durp è uno strumento per ridurre la burocrazia e semplificare a favore dei cittadini».

GLI ASSEGNI FAMILIARI. Il panorama è tutt’altro che semplificato quando si parla di assegni familiari. Le famiglie si destreggiano tra versamenti dell’Inps, della Regione e della Provincia, con regole diverse. La provincia, ad esempio, garantisce 200 euro al mese fino al terzo anno di età del bambino a tutte le famiglie fino a 80 mila euro di reddito. «Una burocrazia assurda», denunciano i sindacati. Per ogni assegno familiare sono previste domande diverse con scadenze diverse. Una novità è annunciata. Dal 2018 la Regione cederà alla Provincia la competenza di erogare il proprio assegno al nucleo familiare. I sindacati chiedono a Kompatscher non solo una semplificazione del sistema. «Il punto deve essere l’equità. Per l’assegno dell’Inps e della Regione si tiene conto solo del reddito e non del patrimonio. Per quanto compete alla Provincia, in vista della riorganizzazione del 2018, chiediamo un ripensamento in termini di equità», aggiunge Buonerba.

CONTRIBUTI CASA. I sindacati si sono detti preoccupati per l’introduzione dal 2017 della Durp per le prestazioni dell’edilizia abitativa agevolata. Il suo impiego nelle domande per il sussidio al canone di affitto ha mostrato, secondo i sindacati, che alcune categorie quali i pensionati o le famiglie monoparentali rischiano di rimanere esclusi dal beneficio. Kompatscher risponde: «Se da un lato è comprensibile che nessuno rinunci volentieri a prestazioni sociali, dall’altro una valutazione più mirata non significa che tutti coloro che finora hanno goduto di sussidi debbano averli anche in futuro». I sindacati chiedono il rinvio di sei mesi dell’introduzione della Durp per chiarire i criteri. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità