IL SINDACATO

Sussidio casa nei distretti La Cisl boccia la riforma

BOLZANO. La Cisl si mobilita contro l’abolizione dal 2013 del sussidio casa affidato alla gestione dell’Ip es. Le nuove domande dovranno essere presentate ai distretti sociali, ma la Provincia non ha...



BOLZANO. La Cisl si mobilita contro l’abolizione dal 2013 del sussidio casa affidato alla gestione dell’Ip es. Le nuove domande dovranno essere presentate ai distretti sociali, ma la Provincia non ha ancora comunicato con quali criteri e budget. L’Ipes dal 2013 dovrebbe gestire solo i sussidi già avviati, portandoli all’esaurimento dei contratti di locazione.

La svolta è contenuta nel disegno di legge sull’edilizia sociale, la cui discussione era prevista nella seduta di aprile del consiglio provinciale. La trattazione è stata rinviata e la Cisl ne approfitta per chiedere un ripensamento all’assessore all’edilizia abitativa Christian Tommasini. «Utilizziamo questa pausa per tornare a discutere la legge», lancia un appello Renzo Rampazzo, che oltre al tema del sussidio casa lancia una proposta sul patrimonio dell’Ipes: «La Provincia decida di sganciare dall’attività abituale dell’istituto una certa quantità di appartamenti per concederli in affitto a un canone contenuto».

Sul sussidio casa la Cisl, sottolinea Rampazzo, critica l’impostazione della legge provinciale: «Siamo contrari alla riorganizzazione del settore del sussidio casa. Finora i distretti sociali hanno gestito le situazioni di grave emergenza socio-economica attraverso il contributo all’affitto C’è il timore che dal 2013 di fatto non esisterà più il sussidio casa per come lo abbiamo conosciuto. Il silenzio della Provincia su questo argomento non aiuta». La Cisl sarebbe invece favorevole a una ulteriore revisione dei criteri di assegnazione del sussidio casa: «L’Ipes dovrebbe continuare a occuparsi di questo settore. La spesa è già diminuita grazie alla modifica dei requisiti. Da 11.147 sussidi casa per 34,9 milioni assegnati nel 2010, siamo passati a 8874 sussidi per 21 milioni del 2011.La media è di 298 euro al mese e solo 952 persone ricevono il sussidio massimo di 500 euro. Si potrebbe intervenire ulteriormente sui parametri, salvaguardando però questo strumento di sostegno alle famiglie, che va tenuto disgiunto dalle emergenze sociali», spiega Rampazzo.

Questa invece la proposta della Cisl sul mercato degli affitti: «E’ tesi comune che in questi anni di crisi economica, con i giovani privi di lavoro stabile, si tornerà a parlare più di affitto che di acquisto di casa. l’Ipes ha un patrimonio immobiliare enorme: una parte venga immessa sul mercato degli affitti, a prezzo calmierato. Aiuterebbe a calmare i prezzi bolzanini e certamente sarebbe un progetto saggio, che interviene prima che scoppino le emergenze». (fr.g.)

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