Svp dura sul Safety Park: «Basta auto sportive»

Email di protesta all’assessore Widmann degli Obmann di Laives e Vadena Dalsass: «Sembrava di essere a Maranello». Oberhofer: «Residenti da tutelare»


di Massimiliano Bona


VADENA. «Caro Thomas, l'altra sera sono stato sommerso di chiamate e c'è chi mi ha detto che sembrava di essere a Maranello o sulla pista del Nürburgring: spero che i corsi di drifting con l'istruttore, se provocano rumori di questo tipo, non si tengano più a Vadena»: Hans Joachim Dalsass, Obmann della Svp di Laives non usa mezze misure per sollecitare l'assessore provinciale Widmann a controllare maggiormente l'attività del Centro di guida sicura perchè i "picchi" di rumore - come dimostra il video col telefonino girato dal sindaco Beati - hanno abbondantemente superato i limiti previsti. Widmann, probabilmente mal consigliato, esclude che i rumori possano essere stati provocati dalle due auto da gara (non omologate per circolare su strada e trasportate al Safety col carrello).

«Sulla pista del Centro - scrive Widmann nella mail di risposta - si è tenuto un "personal coaching" con due auto e si può escludere che i rumori siano stati provocati dai veicoli in questione. I limiti, in termini di inquinamento acustico, non sono stati superati, perchè come avviene di solito in pista, tutto il tempo, c'era un istruttore che ha controllato il normale svolgimento dell'attività». Peccato per Widmann, che oltre ad esserci un video eloquente, nemmeno i suoi colleghi di partito sono disposti a credergli. «Caro Thomas - scrive Elmar Oberhofer, Obmann della Svp di Vadena - io stesso e il sindaco Beati abbiamo ricevuto numerose telefonate di protesta. Il primo cittadino si è preso la briga di andare sul posto di persona e ha constatato come vi fossero due auto sportive impegnate in corsi di drifting. Si tratta di auto non omologate per circolare su strada, visto che sono state trasportate a Vadena col carrello. E di sicuro hanno provocato parecchio rumore. Il sindaco ha girato un video, con tanto di audio, e lo ha fatto vedere ai colleghi di giunta. Abbiamo dovuto constatare che i residenti avevano tutte le ragioni per protestare. Ti vorrei pregare, in futuro, di evitare problemi e situazioni come questa, impedendo l'accesso al Centro a veicoli di questo tipo». L'ultima parola spetta proprio a Beati. «I 200 abitanti residenti in zona, hanno ormai capito che dovranno, nel bene e nel male, convivere con il Safety Park. Questa realtà non toglie però il fatto che siamo pronti a protestare per evitare altri abusi di questo tipo che contribuiscono a gettare altra benzina sul fuoco. Mi aspetto dall'assessore Widmann che vieti immediatamente corsi di questo tipo all'interno della struttura».

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