Svp: «Rem-Tec, un errore il ricorso»

L'Obmann Zeller dopo il sopralluogo bacchetta Hgv e Bauernbund


Ezio Danieli


MERANO. «Il ricorso di Hgv e Bauernbund per ottenere l'annullamento della licenza concessa alla Rem-Tec a Sinigo? A parere mio è meglio che i ricorrenti rinuncino a sostenerlo, spenderebbero un sacco di soldi inutilmente». Lo sostiene l'onorevole Karl Zeller, Obmann Svp del Burgraviato. Zeller s'è così espresso al termine del sopralluogo che una cinquantina di sindaci e amministratori, oltre che di soci della Stella Alpina, ha svolto venerdì nel tardo pomeriggio all'impianto per la lavorazione ed il trattamento di rifiuti tossici. «Abbiamo avuto ampie garanzie - continua il parlamentare della Svp - suffragate dai primi dati che sono stati forniti dall'azienda. Non c'è motivo di avere la benchè minima preoccupazione: l'impianto della Rem-Tec non è pericoloso nè per la popolazione nè per le coltivazioni». Il sopralluogo della Svp del Burgraviato era stato chiesto alla direzione aziendale per fugare ogni tipo di timore che era rimasto fra gli amministratori comunali che hanno recepito in tal senso le paure della popolazione. In più - a complicare dal punto di vista psicologico l'intera questione - nei giorni scorsi è stato presentato il ricorso al Tar firmato dall'unione degli albergatori e dall'associazione dei contadini sudtirolesi, due raggruppamenti molto vicini alla Svp.

«Il partito con queste due categorie non c'entra nulla - precisa Zeller - e si è mosso in maniera del tutto autonoma. Certo: anche noi avevamo delle perplessità che sono state ampiamente superate dopo la visita all'impianto e dopo le verifiche sul campo di come la Rem-Tec sta lavorando sotto costante controllo da parte dell'Agenzia provinciale per l'ambiente». La delegazione della Volskpartei del Burgraviato è stata ricevuta dai responsabili della Rem-Tec. Era presenta anche il dottor Luigi Minach, direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente. «Proprio Minach - ricorda l'onorevole Karl Zeller - ci ha illustrato le varie precauzioni adottate mostrandoci anche i primi dati dei controlli effettuati, 24 ore su 24, dalle due telecamere installate nell'impianto. I risultati di questi controlli sono assolutamente positivi: i limiti fissati dalla legge non vengono neppure sfiorati nè per quanto riguarda i rumori nè per quanto concerne le polveri e le emissioni che tanto timore hanno destato, in particolare fra i residenti.

La Rem Tec - che intende proseguire la lavorazione nel rispetto della massima trasparenza - ha dimostrato di essere perfettamente in regola. Alla fine del sopralluogo, molto accurato sia all'interno che all'esterno dell'impianto, tutti i partecipanti si sono dimostrati molto soddisfatti e sono ripartiti da Sinigo senza la benchè minima preoccupazione. Tale soddisfazione avranno modo di illustrarla anche agli abitanti dei singoli comuni che hanno bisogno di avere la massima chiarezza». Il ricorso al Tribunale amministrativo regionale resta valido. Fra l'altro sembra che stia per aumentare il numero dei confinanti (adesso sono dieci) che hanno sottoscritto il ricorso stesso assieme agli albergatori e ai contadini, in attesa della sentenza dei giudici del Tar. «Non ho letto il ricorso e quindi non ne conosco i contenuti - è sempre Zeller che parla - ma ritengo che Hgv e Bauernbund, se confermeranno le loro tesi con cui chiedono l'annullamento della licenza alla Rem-Tec, spenderanno parecchi soldi inutilmente. La stessa Provincia ha confermato che tutta la pratica, compresa la valutazione di impatto ambientale, è stata svolta regolarmente».

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