Tait: lo staff del 118 in prima linea nel salvare vite umane

Nel 2012 la centrale operativa ha gestito 123.321 chiamate «In 20 anni tre denunce penali ma nessuna condanna»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Noi le vite le salviamo e a dimostrare il livello di efficienza dello staff della centrale operativa del 118 sono anche i numeri»: Umberto Tait, direttore del Comprensorio sanitario dell'Asl, sciorina dati a raffica su una squadra che ritiene preparata ed efficiente, anche oltre la media. Negli ultimi 20 anni nessun operatore del 118 è stato condannato per non aver inviato l'ambulanza, il medico o l'elisoccorso.

«Abbiamo avuto tre denunce penali ma nessuna di esse si è conclusa con una condanna. I pochi che criticano il nostro servizio, peraltro senza motivi oggettivi, dimenticano che c'è il rischio di mandare il medico, oltre all'ambulanza, anche quando non serve».

Tait ci tiene molto a presentare lo staff del 118, motivato e reattivo come pochi altri che forniscono servizi analoghi.

Ci dica: quanti operatori ha il 118?

«Dalla centrale operativa dipendono 5 medici, 1 primario e 30 operatori, che possono essere infermieri professionali o operatori sanitari. Ovviamente devono aver superato un corso piuttosto severo».

Passiamo ai numeri: quante volte l'Asl ha dovuto pagare per presunti casi di negligenza di un operatore che non ha inviato o ha inviato tardi medico o ambulanza?

«Le denunce penali sono state tre ma non ci sono state condanne. In un caso un maresciallo ci ha rimproverato di non aver fatto tutti gli adempimenti del caso in occasione di un infortunio sul lavoro ma il giudice, poi, alla fine ci ha dato ragione. Non si trattava di adempimenti che ci riguardavano. Poi c'è stato il caso Fiori che tutti conoscono bene e infine quello dei giorni scorsi per il quale sono stati indagati tre operatori. Naturalmente noi siamo convinti che abbiano operato in modo corretto ma a dirlo dovrà essere la magistratura. Abbiamo la massima fiducia sul fatto che tutto possa risolversi nel migliore dei modi».

C'è chi dice che in tempi di spending review si debba risparmiare anche sulle ambulanze. Una delle tante battute di cattivo gusto su un argomento così delicato?

«Non scherziamo. Tocca agli operatori, questo è vero, stabilire quando mandare l'ambulanza, il medico o l'elicottero. Sono preparati per prendere la decisione migliore in pochi secondi o minuti. Ma sono assolutamente in grado di farlo nel modo migliore».

Quanti interventi fa il 118 in un anno?

«La media è di 120 mila l'anno ma le chiamate sono in lieve ma costante crescita. Sono state 118632 nel 2008, 121048 nel 2009, 122326 nel 2010, 122678 nel 2011 e 123321 nel 2012. In cinque anni abbiamo superato quota 600 mila chiamate».

In quanti casi interviene l'ambulanza?

«Poco più della metà. Per essere precisi negli ultimi cinque anni è intervenuta 322.124 volte».

In quanti casi, invece, è stato inviato - oltre all'ambulanza - anche il medico?

«Cinquantamila volte. Parecchie direi. Naturalmente dipende dalla gravità dell’intervento e a decidere come agire è sempre l’operatore del 118».

E l'elisoccorso?

«Il medico che presta servizio sull'elicottero è intervenuto 13.782 volte. In questo caso si tratta di interventi nei quali, di solito, bisogna fare particolarmente in fretta».

Di notte il personale in servizio è sufficiente?

«Si, siamo in grado di affrontare ogni emergenza. Anche perché vengono inseriti in turno i cosiddetti medici gettonisti che possono anche essere dottori in servizio presso l'ospedale».

Come valuta complessivamente, da direttore del Comprensorio sanitario dell'Asl, il servizio offerto dalla centrale operativa del 118?

«Forse corro il rischio di ripetermi e di essere di parte ma direi che l’efficienza è superiore alla media. Quando c'è un’emergenza siamo i primi ad attivarci per assicurare al paziente tutta l’assistenza del caso. Siamo dunque sempre in prima linea».

Le ultime statistiche disponibili sulle attività di emergenza sanitaria in senso stretto sono del 2011. Complessivamente sono stati effettuati 62.972 interventi, pari a una media giornaliera di circa 173 interventi. Nel 79,3 per cento dei casi hanno prestato soccorso le ambulanze della Croce Bianca, mentre nel 16,1 per cento sono stati utilizzati automezzi della Croce Rossa. Gli interventi di emergenza in elicottero sono stati gestiti dal servizio dell’elisoccorso provinciale (3,3 per pento) e dall'organizzazione di soccorso alpino Aiut Alpin Dolomites (1,3 per cento). Per effettuare gli interventi di emergenza in ambulanza sono stati percorsi circa un milione e settecentomila chilometri, pari ad una media di circa 27 chilometri per intervento. Sono stati effettuati, inoltre, 2.079 interventi in elicottero, per un numero complessivo di circa 1.200 ore di volo (circa 35 minuti per intervento). Il tutto, sempre, con la regia del 118.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità