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Tamara: «Fantastico Vivo un sogno»

BOLZANO. «Siamo di nuovo al campo base, sani e salvi. Sono molto felice di questa spedizione! È una montagna speciale e così bella per me. Sono molto orgogliosa di essere salita senza alcun aiuto: né...



BOLZANO. «Siamo di nuovo al campo base, sani e salvi. Sono molto felice di questa spedizione! È una montagna speciale e così bella per me. Sono molto orgogliosa di essere salita senza alcun aiuto: né portatori né ossigeno. Sto vivendo un sogno». È il primo messaggio postato ieri sulla pagina facebook, assieme ad alcune foto della conquista della vetta del K2, da Tamara Lunger, 28 anni di San Valentino in Campo (Cornedo), che sabato poco prima di mezzogiorno è salita sulla seconda montagna più alta del mondo (8611 metri).

Era partita dall’Alto Adige alla volta del Nepal l’11 giugno assieme a Klaus Gruber, 41 anni, infermiere della Val d’Ultimo. Dopo la conquista del Lhotse, cinque anni, il K2, la montagna considerata ad altissimo rischio oltre che per le difficoltà tecniche anche per le condizioni meteo spesso avverse, era l’obiettivo di Tamara che lavora come personal trainer.

Ieri il ritorno al campo base che ha fatto tirare un sospiro di sollievo in particolare ai genitori. «La discesa - aveva detto il padre Hansjörg, grande appassionato di montagna e di scialpinismo in particolare che gestisce il rifugio Croce di Lazfons - può essere più rischiosa della salita, perché bisogna mettere in conto la stanchezza e il calo di tensione che segue ogni grande impresa».

Alla soddisfazione dei familiari si aggiunge quella dei tanti amici che hanno seguito l’impresa di Tamara e hanno postato sulla sua bacheca una serie di messaggi. Carla scrive: «Congratulazioni a Tamara….che bel viso sorridente e brava. Continua a fare onore a tutte le donne sportive».













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