Tangenti e arresti Ipes I NOMI - LE FOTORispoli: un sistema di corruttela

Secondo l'accusa c'era un sistema per fare una 'cresta' del 5% sui lavori commissionati dall'ente pubblico agli imprenditori per la manutenzione di un patrimonio di 7 mila appartamenti di proprietà dell'Ipes sparsi nel capoluogo e nelle località della conca



I NOMI DEGLI ARRESTATI E DEI FUNZIONARI INDAGATI

BOLZANO.  E' un ''sistema di corruttela preoccupante'' quello che sta emergendo dall'inchiesta della Procura di Bolzano e che ha portato ieri all'arresto di 9 persone accusate di uno scambio di tangenti all'interno dell' Istituto delle case popolari provinciali Ipes.

Lo ha detto il procuratore capo Guido Rispoli. Nel quadro dell'inchiesta sono finiti in manette due funzionari dell'Ipes e sette imprenditori.

Le indagini, condotte dai carabinieri e dalla guardia di finanza, mirano ora a verificare - ha spiegato Rispoli - se fosse stato istituito un vero e proprio sistema per fare una 'cresta' del 5% sui lavori commissionati dall'ente pubblico agli imprenditori per la manutenzione di un patrimonio di 7 mila appartamenti di proprietà dell'Ipes sparsi nel capoluogo e nelle località della conca.

Tra le varie forme di tangente che sarebbero emerse, si va dal versamento di somme di denaro al regalo di telefonini dell'ultima generazione ed in un caso gli inquirenti avrebbero in mano elementi secondo i quali a uno dei funzionari infedeli sarebbe stata pagata una notte con una prostituta.













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