IL SONDAGGIO ONLINE

Tassa sui cani, coro di contrari

Associazioni e politici si schierano contro la proposta del balzello



BOLZANO. Continuano a piovere prese di posizione sulla proposta del Consorzio dei Comuni di istituire una tassa sulla proprietà dei cani in Alto Adige. Tanti gli esponenti politici e le associazioni che si sono schierate contro e tanti sono i voti arrivati al nostro sondaggio online che ieri sera dava più di mille partecipanti con il 45% a favore del balzello ed il 55% decisamente contrario. Tra le voci critiche quella della Lav che con il suo rappresentante Eros Torbol non usa mezze misure: «Già nel 2010 il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder assieme all’assessore alle finanze Roberto Bizzo avevano proposto l’introduzione di una tassa sui cani, ma grazie alla pressione delle associazioni animaliste, la pericolosa proposta fu bocciata. Cinque anni dopo se ne torna a parlare. Nonostante in questi ultimi anni sia aumentata la presenza di animali d’affezione all’interno di case e sia cresciuta anche la sensibilità delle persone nei loro confronti, i Comuni dell’Alto Adige propongono una tassa ingiusta, che andrebbe anche a colpire chi adotta cani dai rifugi. Sono persone che già sgravano le amministrazioni di costi importanti, non dimentichiamolo". Contro questa soluzione si è schierata anche l'ex consigliere comunale Maria Teresa Tomada che non ha esitato a definirla “una porcata”, così come il collega Alessandro Huber che ha lanciato una controproposta: «Perchè non facciamo pagare 365 euro a chi non raccoglie le feci con un controllo del dna?». Contrario pure Claudio Della Ratta, compagno di partito di Alessandro Bertinazzo, vice presidente del Consorzio dei Comuni, nel Psi: «Chiederò un chiarimento interno perchè questa proposta mi vede assolutamente contrario. Quella di Bertinazzo è semplicemente una testimonianza di quanto avvenuto in Consorzio e non un'idea del nostro partito». Enrico Lillo parla di scelta «assolutamente non condivisibile e pericolosa» mentre il Movimento Cinque Stelle, con Sabrina Bresadola, parla di «proposta priva di buon senso. L'Iva applicata ai prodotti per cani è al 22% e le cure veterinarie sono sostanziose: chi si prende cura di un cane è già costretto ad alcune spese importanti. Colpiamo i proprietari incivili». Claudio Degasperi parla di tributo «inutile e fuori tempo dato che è stato abolito trent'anni fa». Chiude Anna Pitarelli con una dose di concretezza: «A Bolzano esiste già un'ordinanza specifica sulla pulizia. La sanzione prevista in caso di violazione va da un minimo di 50 ad un massimo di 500 euro per la mancata rimozione degli escrementi e da un minimo di 25 ad un massimo di 250 euro se il proprietario non è provvisto di apposita attrezzatura per la raccolta. Facciamola rispettare”

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