Tatuaggi anche a 70 anni Aumentano studi e clienti

Attività in crescita su tutto il territorio provinciale: «Clienti ormai di tutte le età» Due giorni di Convention all’hotel Sheraton: centinaia i visitatori da tutta Italia


di Alan Conti


BOLZANO. All’inizio era appannaggio dei marinai, poi dei galeotti. Oggi è una forma d’arte, una voglia di esprimersi e utilizzare il proprio corpo per comunicare qualcosa. Agli altri, a se stessi o a entrambi. Il tatuaggio è sempre più diffuso anche in Alto Adige, affascina diverse fasce d’età e rappresenta una fetta di mercato in crescita. Tant’è che oggi è entrato anche nel paniere dell’Istat. Cresce il numero di studi e in tanti ci provano. Ieri e oggi, intanto, all’interno dell’hotel Sheraton si tiene la terza edizione di “Passion Art Tattoo Convention” dove alcuni dei migliori studi italiani mostrano le loro proposte e tatuano dal vivo. Tanti i visitatori in arrivo da tutta Italia. Spalle, pance, polpacci, gambe e mani: ormai si disegna ogni parte del corpo. Dai fiori ai tribali passando per le scritte o i teschi: il campionario di soggetti è vastissimo e i clienti sono davvero di tutte le età. E oggi si replica dalle ore 10 alle 20 con con un costo del biglietto a 15 euro. «Guardi - spiega Romina Perathoner dello studio Romina Tattoo in viale Venezia a Bolzano - ormai arrivano davvero clienti di tutte le età, anziani compresi. L’altro giorno ho tatuato due sorelle e il giorno dopo mi ha telefonato il padre dicendomi “a 73 anni ho ancora l’età per farmi disegnare qualcosa sulla pelle?”». La risposta, ovviamente, è sì. «L’importante è avere le idee chiare di cosa si vuole. Molto spesso sviluppiamo le linee insieme al cliente partendo da una traccia. I più coraggiosi ci chiedono cosa vada di moda». A sorpresa non sono tanti quelli che arrivano con un disegno già fatto. «È molto raro. Anche in quel caso, però, l’importante è capire esattamente che risultato si intende ottenere. A quel punto anche la responsabilità di disegnare qualcosa che rimarrà per tutta la vita può essere affrontata tranquillamente».

Un tattoo ha costi variabili che dipendono, chiaramente, dalle dimensioni del disegno, dai colori, dal lavoro necessario per produrlo e, ovviamente, dal tatuatore. Mediamente per una creazione piccola e semplice si parte da circa 50 euro. Il resto è tutto a salire. Di sicuro non si tratta di un mercato con prezzi stracciati e l’irreversibilità in questo aiuta. «Sì, è cosi, ma dietro a questo lavoro c’è molto studio» conferma Jacopo Pozzi, tatuatore brianzolo. «Io ho iniziato a 17 anni e continuo insistentemente ad aggiornarmi. Ho una formazione classica con disegni tradizionali, molto bianco e nero, ma bisogna essere capaci di migliorare in tutti gli ambiti. Mi tatuo anche da solo, ovviamente». «La soddisfazione di vedere i propri lavori addosso a qualcuno è grande - conferma Sara Bertagnolli dello studio Neddlefactory di Lana - ed è anche vero che, spesso, chi ha un tatuaggio torna per farsene altri». Secondo tradizione i tattoo devono sempre essere dispari. I marinai, infatti, ne facevano uno alla partenza, uno al porto di arrivo e poi di nuovo al ritorno a casa. Evidente che un numero pari di disegni sul corpo significava un mancato ritorno in patria. Le radici di questa arte sono profondissime e gli appassionati crescono e ritornano. Oggi come allora.

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