Telecamere contro chi passa con il rosso

Saranno montate sui semafori nei punti più critici (via Galilei, via Palermo, incrocio via Gaismair), 500 sanzioni in un anno


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Nei prossimi mesi monteremo le telecamere ai semafori degli incroci più pericolosi e chi sgarra deve mettere in conto 163 euro di multa e la decurtazione di 6 punti della patente»: a dare l’annuncio è stato ieri il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti, che intende mettere in guardia soprattutto chi ha il piede pesante e non tiene conto dei rischi che corre.

Nel frattempo continueranno a girare (anche a piedi) i vigili urbani che hanno in dotazione delle moderne macchine digitali, con le quali riescono ad immortalare senza problemi chi commette infrazioni al volante. «Capisco - continua Ronchetti - che gli utenti della strada possano essere di fretta o stressati, ma i nostri non sono di sicuro agguati per fare cassa, come sostiene qualcuno in rete. Se chi passa con il rosso travolge, poi, un pedone o un ciclista sono in molti ad invocare la punizione più severa prevista dal Codice della Strada. Con questi controlli cerchiamo semplicemente di prevenire gravi incidenti e di ridurne il numero».

Ronchetti elenca, poi, alcuni degli incroci più pericolosi. Dove, con ogni probabilità, verranno installate le telecamere. «Penso al semaforo in corrispondenza del Twenty, in via Galilei, dove le infrazioni sono frequenti, al pari degli incidenti. Tra i più pericolosi c’è l’incrocio tra viale Druso, via Rovigo e via Gaismair. Senza dimenticare tutta via Palermo. L’elenco, ovviamente, potrebbe continuare». Il fatto che parecchi automobilisti passino con il rosso è confermato anche dai numeri. «Nel 2016 le infrazioni sono state poco meno di 500».

In realtà le telecamere sui semafori a Bolzano erano già state montate alcuni anni fa, salvo poi essere rimosse. «C’erano sette-otto postazioni (tra cui un paio in via Resia ndr) ma con la tecnologia di un tempo dovevamo andare al semaforo, scaricare e ritirare le foto. Oggi, grazie ai collegamenti in rete, è tutto più facile e veloce. Una volta montata la telecamera sul semaforo i dati sull’auto, con tanto di foto, vengono inviate in tempo reale al comando della polizia municipale, dove gli addetti provvedono ad istruire la pratica e inviare poi la sanzione».

A stabilire il numero delle telecamere da installare sui semafori sarà Ivan Moroder, dirigente responsabile del settore mobilità del Comune. «È lui a curare la parte tecnologica. Il numero delle telecamere - spiega Ronchetti - dipenderà soprattutto dalle risorse finanziarie a disposizione».

Ma le telecamere che saranno montate - in totale almeno una settantina - potranno essere utilizzate anche per altri scopi. «Le immagini serviranno per ricostruire la dinamica degli incidenti stradali, per individuare i responsabili dei raid vandalici (in particolare chi brucia i cassonetti o devasta i parchi ndr) e per tenere d’occhio tutti gli accessi alla città. Se cerchiamo un’auto rossa, utilizzata per fuggire dopo una rapina, possiamo chiedere al sistema di concentrarsi solo su quel colore. I possibili impieghi sono davvero tantissimi».

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