Telefono amico cerca nuovi volontari

Bolzano. «Cerchiamo volontari per Telefono amico: mai come durante il lockdown si è capito l’importanza di questo servizio. Nei due mesi di chiusura totale è emerso con forza il bisogno di trovare...



Bolzano. «Cerchiamo volontari per Telefono amico: mai come durante il lockdown si è capito l’importanza di questo servizio. Nei due mesi di chiusura totale è emerso con forza il bisogno di trovare qualcuno disposto ad ascoltare problemi e fragilità di ciascuno di noi. L’isolamento, la lontananza dalle persone care, le paure hanno portato a cercare nella voce di un volontario o volontaria della nostra associazione, qualcuno con cui rompere il muro di solitudine. Siamo orgogliosi di essere riusciti a garantire il servizio anche in uno dei periodi più difficili della nostra società». A lanciare l’appello è Roberta Gasperi, presidente di Telefono amico Bolzano. Chi sia interessato a far parte del team, formato da una ventina di volontari, deve frequentare un corso teorico e pratico.

Causa Covid, anche questo corso, nella parte teorica, verrà fatto online: sono previsti otto incontri che si può scegliere di seguire la mattina o la sera. Altri otto saranno pratici e si potranno effettuare presso la sede di Bolzano dell’associazione.

Le iscrizioni vanno fatte entro il 3 ottobre; la parte teorica dovrebbe iniziare il 21 ottobre; a febbraio quella pratica. Ci sono un centinaio di posti disponibili a livello nazionale. Per saperne di più c’è il sito www.telefonoamico.it. Requisiti richiesti: «Non serve una preparazione professionale specifica, ma interesse per l’altro. Bisogna aver voglia di ascoltare».

Ricordiamo che il servizio viene garantito sette giorni su sette, dalle 10 a mezzanotte.

«Da aprile a metà maggio - spiega la presidente - le telefonate sono triplicate; dall’inizio di gennaio a fine luglio sono state 3.450, ovvero il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019. E anche adesso che il lockdown è finito, continuano ad essere tanti coloro che si rivolgono a noi. Dalle chiamate emergono situazioni di grande sofferenza psicologica unite alla preoccupazione per un futuro incerto sia dal punto di vista sanitario che economico. Abbiamo bisogno di nuovi volontari disposti a “curare” con l’ ascolto».













Altre notizie

Attualità