Teleriscaldamento: cala lo smog

I numeri di Ae: ridotte di 10 mila tonnellate le emissioni di CO2


Simone Facchini


MERANO. Teleriscaldamento, quanto vali? In termini di impatto ambientale, secondo le stime fornite da Azienda energetica, molto. A sei anni dall'entrata in funzione del servizio si sono evitate emissioni per 10 mila tonnellate di CO2 e risparmiati 2 milioni di litri di gasolio. Cifre che danno convinzione e slancio ai piani per l'ambiente perseguiti dall'amministrazione comunale. Dieci mila tonnellate di CO2 equivalgono al consumo annuo di anidride carbonica di 660 ettari di bosco, 200 mila alberi. Oppure a 6.600 automobili che invece che viaggiare in città per 10 mila chilometri se ne stanno in garage. Sono cifre e paragoni che cercano di dare la dimensione dell'impatto del teleriscaldamento in chiave ambientale, presentate ieri da Günther Andregassen ingegnere di Ae: «Ad oggi - precisa - con una lunghezza della rete di oltre 22 chilometri e quasi 200 caldaie sostituite, forniamo calore al 13,8% delle famiglie meranesi. Fondamentale l'apporto dell'impianto realizzato alla Memc, che fornisce quasi la metà dell'energia termica per il teleriscaldamento».  Con le sopra dette ricadute sull'ambiente, alle quali si assomma «la resa degli impianti fotovoltaici - aggiunge Siegfried Tutzer - che da soli sarebbero in grado di soddisfare la quasi totalità del fabbisogno degli stabili in carico al Comune».  Fonti rinnovabili, dunque, come vitaminico per le ambizioni ambientalistiche della giunta che a breve intende formalizzare la firma del "patto dei sindaci", accordo che prevede l'abbattimento delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. «Informeremo i membri del consiglio comunale ad inizio dicembre - spiega Andrea Casolari, assessore all'ecologia - e vorremmo formalizzare l'ingresso nel patto a inizio 2012. Una chiara politica energetica è elemento fondamentale per raggiungere l'obiettivo». E in questa chiave sono state ribadite operatività e significato del progetto Open Energy che fornirà una piattaforma dati, supporto decisionale in tema-amibente per l'amministrazione pubblica ma anche strumento in mano ad aziende e cittadini per le proprie scelte "energetiche". Semplificando, attraverso una piattaforma web si potranno valutare opportunità e convenienza nell'applicare un cappotto termico piuttosto che pannelli solari. Tutti devono sentirsi coinvolti nel progetto, «l'amministrazione deve dare il buon esempio - chiosa il sindaco Januth -, partner come Ae sono una risorsa straordinaria, ma anche e soprattutto imprese e cittadini possono fare la loro parte. Questo sul piano della produzione e del consumo di energia. Altro tavolo è quello del traffico, sul quale non molleremo la presa».

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