Tensioni in giunta, il Pd fa quadrato sulla Statale 12 

Il caso Fattor. Sul tavolo nel vertice del 2 gennaio i rapporti con la Svp e la collaborazione tra assessorati all’Urbanistica e alla Mobilità. Repetto e e Huber: «Non possiamo aspettare l’A22»



Bolzano. La variante alla Ss 12, richiesta da Stefano Fattor, e l'A22 in galleria, voluta prioritariamente da Renzo Caramaschi in fedele applicazione del patto con Arno Kompatscher, non divide solo assessore e sindaco ma mette alle strette anche il Pd che lo stesso sindaco ha convocato per il 2 a stretto giro. «Non vogliamo scegliere tra Renzo e Stefano» dice in sintesi Sandro Repetto. Il quale è chiamato in queste ore ad un difficile intervento di mediazione. In realtà la “querelle” infrastrutturale tra le due gallerie, quella statale e quella autostradale, nasconde al fondo la tensione tra lo stesso Fattor e Luis Walcher, l’uno assessore alla mobilità, quest'ultimo all'urbanistica. E anche, in penombra, quella tra il Pd stesso e la Svp. Queste frizioni sono, nella sostanza, confermate indirettamente dallo stesso Repetto: «Quello che, al di là delle parole e delle polemiche, ha voluto dire Fattor è la necessità che urbanistica e viabilità dialoghino e non si ignorino».

Perché consigliere? «Facciamo un esempio: l'Areale. Sconvolgerà la città. Vogliamo che ne parli solo chi ha competenza o decidiamo invece di mettere in relazione quel progetto con un piano per supportare anche la viabilità urbana? Oppure pensiamo di poterci permettere di aspettare 20 anni perché vada in porto la concessione, arrivino i soldi e i progetti e finalmente si avvii il cantiere della A22 in galleria come sola panacea anti traffico?». A sua volta il segretario Alessandro Huber neppure immagina di sentir parlare di crisi ma non vuole neppure far uscire dal dibattito sul futuro di Bolzano alcune opportunità: «Esiste una opzione a lungo termine: l’A22 in galleria. Ben venga. Ma perché precluderci un confronto anche sull'opzione a medio termine, la variante? Che potrebbe dare risposte più ravvicinate ». Il segretario dem proporrà, come metodo, un confronto meno vago tra urbanistica e viabilità, dunque tra Walcher e Fattor “col sindaco regista”. Anche perché, ricorda: «Quando prima delle elezioni noi accettammo di non chiedere più l'urbanistica come precondizione ad un accordo, ci si intese con la Svp a proposito di un più preciso coordinamento tra i due settori. Tanto che la variante Ss12 è stata inserita nel Dup...».

Quello che dirà il Pd a Caramaschi tra due giorni non riguarda dunque la scelta secca tra le posizioni dell'assessore e quello di sindaco e Provincia, ma riguarderà la richiesta di una pianificazione collegiale del futuro di Bolzano. «Mettendo insieme urbanistica e traffico» aggiunge Repetto. Più chiaro ancora Carlo Bassetti che, da anni guida quella che è chiamata la “fronda degli architetti dem”, impegnata a supportare l'iniziale progetto di Christian Tommasini a favore della variante alle Ss12: «Vogliamo veramente credere che la scellerata decisione di puntare tutto sulla A22 in galleria sarà ciò che salverà la città dalle prossime emergenze? Oppure si può provare a rimettere in campo un progetto che costa la metà e avrà bisogno di metà tempo per costruire una vera circonvallazione urbana?». E fa riemergere, Bassetti, quello che lui definisce “il patto semisegreto” tra Comune e Provincia che ha portato quest'ultima a scartare ogni alternativa e a puntare sulla concessione autostradale per finanziare la tangenziale e l’A22 interrata: «In questo modo la Provincia si è tenuta i soldi per finanziare le opere a Naturno piuttosto che a Chienes e per Bolzano ha rimandato alle calende greche, ponendo tutto sulle spalle dell’A22». Insomma, nessuno neppure vuol sentir parlare di crisi di giunta, nel partito, ma è probabile che la verifica chiesta al Pd dal sindaco porti ad un chiarimento molto complesso e tutto ancora da disegnare. Perché , al di là della scelta tra le due opzioni infrastrutturali, resta al fondo una non dichiarata tensione tra Svp e Pd che fa riemergere la mai sopita delusione dem per non aver potuto riprendersi la competenza sull'urbanistica. «Ma in ogni caso - insiste Repetto - Walcher e Fattor devono costruire un tavolo di dialogo strutturato con il sindaco in grado di coordinarlo». Duro anche il Psi: «Si deve finire di considerare il progetto del terzo lotto della variante alla Statale una chimera. E insistere solo su un progetto con tempi lunghissimi come l'A22 in galleria» ha dichiarato il segretario Alessandro Bertinazzo. Il Team K, a sua volta, per bocca di Matthias Cologna, Thomas Brancaglion e Alessandro Beati giudica una priorità lo spostamento dell'A22 per via del suo pesante contributo inquinante ma propone di rispolverare il progetto dell'Ingegner Fragiacomo che prevede l’interramento dell'autostrada non in alto, sotto la montagna, ma in basso tra ponte Campiglio e Bolzano sud: «Avrebbe, questo progetto, un costo più contenuto, circa 600 milioni, tempi di realizzazione celeri, il tracciato è lungo la metà di quello sotto il Colle, e con meno impatto ambientale».













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