Tenta di rubare offerte in chiesa Patteggia ma si tiene la somma

A finire in manette a Pasqua era stato un ex imprenditore pugliese finito in disgrazia per la crisi Fu notato da una fedele che chiamò i carabinieri. «Non rubo a lei ma ai preti che rubano da anni»


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Era stato arrestato il primo aprile, lunedì dell’Angelo, dopo essere stato notato da un paio di fedeli nelle chiese di Campo Tures e di Brunico mentre cercava di rubare alcune monete dalle cassette delle offerte. Processato per direttissima ieri mattina, ha patteggiato quattro mesi di reclusione. Non è stato però riconosciuto colpevole di furto ma solo di tentato furto in quanto nessuno dei due testimoni diretti ha potuto confermare di averlo visto materialmente impossessarsi delle monete. Protagonista della disavventura giudiziaria è Gaetano Antonio Mazzotta, imprenditore leccese finito in disgrazia a seguito del fallimento della propria azienda. Travolto dalla situazione e dalla crisi che al Sud è decisamente più pesante, Mazzotta ha pensato di cercare di sbarcare il lunario alla meno peggio al Nord prendendo addirittura di mira le cassette delle offerte dei fedeli nelle chiese. Non aveva sicuramente messo in preventivo di finire dietro le sbarre il lunedì di Pasqua (con 500 euro in tasca in gran parte di moneta) e di essere costretto ad affrontare un processo per direttissima dopo dieci giorni di galera. Ieri Mazzotta (difeso dall’avvocatessa Amanda Cheneri) ha rifiutato di patteggiare con l’imputazione di furto aggravato. Ha dunque affrontato il processo con rito ordinario, ha poi ottenuto - sulla base delle deposizione dei testimoni - la derubricazione del reato in tentato furto e ha quindi patteggiato quattro mesi di reclusione con i benefici di legge ed una multa di 150 euro. E’ stato subito scarcerato. Non solo.

La giudice Ulrike Ceresara ha anche dovuto disporre la restituzione dei 500 euro che aveva in tasca al momento dell’arresto a Brunico. Essendo venuta meno la certezza che la somma fosse frutto dei furti compiuti nelle chiese di Campo Tures e di Brunico, il giudice ne ha disposto la restituzione all’imputato che potrà così tornare a Lecce con in tasca la sommetta. A metterlo nei guai il lunedì di Pasqua era stata una fedele che si era recata nella chiesa parrocchiale di Campo Tures per visitare il sepolcro pasquale.

Fu proprio la donna ad accorgersi che l’imputato aveva preso di mira due cassette delle offerte cercando di recuperare i soldi con un marchingegno costituito da un’asticella dotata di un potente nastro adesivo.

In un primo tempo la donna non aveva chiamato i carabinieri ma aveva invitato l’imputato ad allontarsi dalla chiesa, redarguendolo per quello che stava facendo. Si sentì però rispondere con una frase che ieri la teste, scandalizzata, ha riportato al giudice. «Signora, non sto rubando a lei ma ai preti che stanno rubando da 2 mila anni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità