Terremoto nelle Filippine Gennaro: attimi di terrore 

La testimonianza. L’architetto: «Ero a Manila, sotto la doccia all’interno di un grattacielo  a 40 metri di altezza. Mi sono gettato lungo le scale di sicurezza e sono sceso in strada in slip»



Bolzano. Le immagini del panico a Manila, dei grattacieli che oscillavano e dell'acqua delle piscine sul tetto degli hotel che precipitava sulle strade hanno fatto il giro del mondo.

Migliaia di evacuati, ferme le ferrovie e chiuso aeroporto. Due palazzi crollati, morti e decine di feriti. E starci dentro, in quelle torri improvvisamente fragili, è stata un'altra cosa: "Il 22 aprile ho vissuto lunghi istanti di autentico panico - confessa Renzo Gennaro - anche perchè quei 30 secondi di terremoto, che poi ho saputo essere stato di oltre 6 gradi della scala Richter, li ho passati a 40 metri di altezza...".

Gennaro è un architetto bolzanino, alla guida di un grande studio di progettazione a Bolzano sud e autore di molti palazzi e condomini in città. Si trovava a Manila per lavoro proprio nel giorno del tremendo sisma che ha sconvolto quasi l'intero arcipelago provocando anche numerose vittime. "Sembrava un film, tutto l'hotel che ballava. Ero sotto la doccia e non ho fatto neppure in tempo a vestirmi. Mi sono gettato lungo le scale di sicurezza e poi giù fino in strada a osservare in slip il grattacielo che ballava ancora...": non nasconde l'emozione Gennaro mentre ricorda quegli istanti.

"Ballava tutto l'edificio e anche gli altri intorno. E pure quando scendevo dalle scale sembrava che l'intero edificio potesse crollare sotto le spallate delle scosse".

Per molto tempo l'intera città ha vissuto ore di grande incertezza, con la paura che il sisma potesse riprendere ancora più violentemente.

"Durante la notte siamo così corsi verso l'aeroporto alla ricerca di qualche volo di linea che potesse portarci lontano dall'epicentro dopo aver ricevuto l'ok per la pista e le infrastrutture".

Aspetto di cui l'architetto, con progetti in corso in vari luoghi, dal Sudamerica alla penisola arabica, è esperto visto la sua intensa frequentazione, come pilota di aerei leggeri, dell'aeroporto di San Giacomo a Bolzano.

"Alla fine - conclude - abbiamo trovato un piccolo aereo delle loro linee locali interne e ora mi trovo in un' isola dell'arcipelago. Qui sembra tutto un paradiso adesso. Ma prima ho avuto veramente paura. Mentre correvo ho creduto seriamente di non farcela".















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