BOLZANO. Bufera nel Pd in piena campagna elettorale. Il gruppo Bizzo abbandona il partito. A dieci giorni dalle elezioni. Oggi verrà dato l’annuncio ufficiale. Ieri le indiscrezioni e la conferma da parte degli interessati. Al momento sono quattordici. Un terremoto non solo elettorale, perché se ne vanno dal Pd assessori e consiglieri comunali, con le ripercussioni che questo avrà nelle maggioranze, a partire dal Comune di Bolzano. Come minimo, gli ex Pd si terranno le mani libere. Quanto alle elezioni politiche, la rottura investe protagonisti localizzati sopratutto lungo l’asse Bolzano-Bassa Atesina. Sì, dicono, la candidatura «paracadutata» di Maria Elena Boschi è una delle ragioni della rottura. Che se ne vadano non è una sorpresa, ma la previsione era che lasciassero dopo le politiche. All’hotel Ideal di Laives oggi il gruppo elencherà le ragioni dello strappo, che fino a ieri sera non erano state comunicate al segretario Alessandro Huber, che dice, «non avranno benefici da questa mossa. Maria Elena Boschi è qui quasi tutti i giorni, quanto pensano di incidere? ». Daranno indicazioni di voto per «Liberi e uguali»? Non esplicitamente: «Inviteremo a votare per le forze autonomiste, di centrosinistra. Non esiste solo il Pd»,. L’invito alla conferenza stampa è firmato «Democratici Alto Adige», ma non arriverà ancora l’annuncio di una lista civica. L’elenco degli ex è lungo, ma non vi compare Bizzo. Il presidente del consiglio provinciale prende tempo. Perché restare da solo nel Pd? La maggioranza carica i fucili. Questo dunque l’elenco di chi oggi annuncerà l’uscita: : l’assessora di Bolzano Monica Franch, l’assessore di Ora Luigi Tava, i consiglieri di Bolzano Mauro Randi e Claudio Volanti, di Laives Debora Pasquazzo, di Ora Luisa Zenmcher e Giulia Cavada, di Egna Alessandro Sartori. E infine se ne vanno i membri dell'assemblea provinciale Gastone Musner, Mario Giovannacci, Pasquale Santillo, Luca Bertolini membro della segreteria del Circolo di Laives, Maura Galera anche segretaria del Circolo di Vipiteno e Miriam Canestrini membro della segreteria provinciale e vicepresidente di Oltrisarco. Il partito è in guerra da anni. Le ultime primarie sulla segreteria hanno visto la minoranza indebolita nei numeri. Sulle candidature alle provinciali si dà per scontato che non ci sarà spazio per loro, a partire da Bizzo (alle prese tra l’altro con l’ultimatum sui suoi versamenti). La maggioranza ieri parlava di «atto irresponsabile, a un passo dalle politiche». Tava reagisce: «Essere responsabili è ascoltare i territori. Basta con il partito dei veti e dei padroni». Monica Franch sembra sollevata: «La vicenda Boschi pesa, ma questa decisione è la somma di anni di forzature contro la minoranza». Volanti aggiunge: «Ho provato a stare nel Pd per occuparmi di sanità. Vogliono solo servi». Se ne vanno dunque i bizziani, ma non ancora Luisa Gnecchi. Resta anche Uwe Staffler e il suo piccolo gruppo, già alleato dei bizziani alle primarie: «Mi dispiace, ma non comprendo. Vedo solo ripercussioni negative da questa decisione».

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