Terremoto Svp, Martha Stocker si ritira 

L’assessora alla Sanità annuncia la decisione di non candidarsi alle provinciali. Achammer: «Una sorpresa assoluta»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Martha Stocker ha aspettato la domenica per sganciare la sua bomba. Con una mail nel tardo pomeriggio l’assessora alla Sanità annuncia che non si candiderà alle elezioni provinciali di ottobre. Si prepara «ad altre sfide», annuncia, lasciando nel vago le ragioni della rinuncia. Una sorpresa assoluta nella Svp. La sua candidatura era data per scontata. Anche all’Obmann Philipp Achammer la decisione è stata comunicata ieri pomeriggio. E Achammer commenta: «Non mi aspettavo minimamente questo passo da parte di Martha, non ne avevo sentore».

Ieri mattina era stata notata la sua assenza a Sarentino, per i 60 anni di fondazione degli Schützen. Ma venerdì, durante la tradizionale riunione del gruppo Svp in consiglio provinciale, l’assessora c’era e nulla aveva anticipato ai colleghi sullo strappo in arrivo. Ecco perché ieri sera c’era solo stupore. Davvero non si era percepito nulla? Come assessora alla Sanità Martha Stocker ha gestito uno dei dossier più difficili, la riforma sanitaria. Ha affrontato a testa alta le proteste dei sindaci e dei cittadini, con le fiaccolate contro la chiusura dei punti nascita. Ha gestito mediazioni estenuanti, ma la riforma è nata debole, da quando Martha Stocker non ha ottenuto nel partito il via libera all’abolizione dei comprensori. È stata palpabile la sua solitudine, di fronte alle scelte più difficili. E si potrebbe continuare fino a queste settimane, quando la sua decisione di abolire l’assistenza indiretta ha provocato una reazione tanto forte quanto sotterranea da parte del mondo della sanità privata. E poi le critiche sul direttore generale Thomas Schael, diventato una sorta di capro espiatorio di tutti i mali della sanità altoatesina. Ma di tutto ciò non si trova traccia nella mail di Martha Stocker. Annuncia di avere informato l’Obmann della decisione di non candidarsi e rivendica: «Nella mia attività politica ho sempre sostenuto la necessità di limitare i mandati, perché nelle istituzioni democratiche è auspicabile il rinnovamento, per dare a più persone la possibilità di assumersi delle responsabilità. È proprio su queste basi che ho preso la mia decisione».

Martha Stocker aggiunge ancora «equità, considerare tutti sullo stesso piano sono stati il leitmotiv del mio agire politico». Ricorda ancora alcuni dei risultati del suo lavoro, dalle misure di sostegno alla famiglia, la politica per le donne, il Pensplan, nella giunta regionale e provinciale. Si dichiara «grata» per gli incontri umani di questi anni e la «fiducia ricevuta». La sua lettera si conclude garantendo che seguirà l’assessorato fino all’insediamento della prossima giunta provinciale, poi si congederà dopo oltre 40 anni di attività politica. Achammer ribadisce lo stupore: «Martha è per me l’essenza della persona politica nell’accezione più nobile». Qualcuno nel partito ipotizza frizioni sulle candidature nella Svp della Pusteria, ma Achammer lascia intendere che un posto per lei ci sarebbe stato. Irritazione per le voci su Thomas Widmann come probabile futuro assessore alla Sanità? Dopo cinque anni simili si dava per scontato che Martha aspirasse a un altro assessorato, non a fare il bis alla sanità, è la risposta di chi la conosce.

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