Tesimo: spara alla moglie, poi si uccide

Dramma in una casa del centro paese: un cacciatore uccide la moglie con il fucile e poi si toglie la vita



TESIMO. Ha imbracciato il fucile. Prima ha sparato in faccia alla moglie. Poi ha rivolto l’arma contro di sé, ed ha tirato il grilletto. Sono morti così ieri sera poco dopo le 19 Erich e Cecilia Windegger, entrambi di 48 anni.

Il dramma all’interno del maso di famiglia proprio nel centro del paese di Tesimo, sopra Nalles. A dare l’allarme i familiari che hanno sentito tre colpi in rapida successione. L’uomo, un cacciatore molto noto nella zona, ha sparato due volte alla moglie. Il primo colpo è andato a vuoto. Il secondo l’ha centrata in volto. Il terzo colpo, l’ha riservato per sé. Si è sparato in faccia.

I corpi sono stati scoperti pochi istanti dopo dal fratello di Windegger, che ha chiamato i soccorsi. La coppia lascia tre figli. Non è ancora chiaro il movente. I vicini hanno dichiarato ai carabinieri di non averli mai sentiti litigare. Ma c’è anche chi dice che i rapporti tra i due ultimamente erano tesi.

Sul luogo della strage non ci sono elementi che possano spiegare il gesto dell'uomo, nemmeno un bigliettino. E così gli inquirenti propendono per un atto di impeto, forse al culmine di una lite. Ma i vicini di casa che sono stati sentiti nella notte non hanno potuto suffragare quest'ipotesi: nel paese, 1.800 anime sulla collina che domina la valle dell'Adige nel Meranese, tutti descrivono i due come una coppia normale, senza particolari problemi.

Lui era molto noto, appassionato della tromba, capo della banda musicale del paese e impegnato nell'associazione dei cacciatori per la quale aveva costituito una formazione di fiati che spesso girava in tournee per tutto l'Alto Adige. L'uomo lavorava per una grande impresa idraulica di Bolzano. La moglie Cecilia viene descritta come una brava casalinga, che, nel passato, aveva saltuariamente lavorato come cameriera in vari locali.

La coppia lascia tre figli, Christian di appena 16 anni, Hubert di 25 e Ramona, 20 anni. Christian e Ramona si trovavano in casa al momento degli spari e in nottata è intervenuto un servizio di supporto psicologico e spirituale di fronte allo shock provato per la morte de loro genitori.













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