Tesori d’epoca romana sotto la chiesa di Scena

Presentati ieri i reperti affiorati con i lavori in corso nella vecchia parrocchiale Recipienti, spille e monete testimoniano l’esistenza di precedenti edifici


di Ezio Danieli


SCENA. Rinvenimenti interessanti nella vecchia chiesa parrocchiale di Scena. Sono stati presentati ieri in una conferenza a cui ha partecipato l'assessore provinciale Florian Mussner, che ha detto che "Si tratta di ritrovamenti di assoluto valore, che vanno messi a disposizione della collettività. Ringrazio chi ha lavorato agli scavi, con il coordinamento della direttrice dell'Ufficio beni archeologici Catrin Marzoli”.

I lavori di restauro della parrocchiale di Santa Maria Assunta, menzionata per la prima volta nel 1116, hanno fornito l'occasione di indagare la storia della chiesa dal punto di vista archeologico. La vecchia parrocchiale è stata più volte ristrutturata nel corso dei secoli e in maniera particolare intorno al 1400 fu oggetto di una profonda opera di restyling commissionata dalla nobile famiglia degli Starkenberg. Il muro meridionale della chiesa romanica fu totalmente riedificato, la navata venne allungata verso ovest e fu inoltre costruita la cappella di San Giovanni.

All'inizio del Cinquecento, la chiesa fu oggetto nuovamente di interventi con il rialzo della navata e della zona del coro, quindi la struttura venne consacrata nel 1513 dal vescovo di Trento.

All'interno della chiesa, sono state portate alla luce numerose sepolture e dagli scavi archeologici sono emerse significative informazioni sulle origini del tempio. È stato così accertato che esisteva già un edificio prima della chiesa romanica: si trattava di una piccola chiesa con un'abside semicircolare, la cui costruzione risale agli inizi dell'alto Medioevo.

Nello stesso punto, sotto la chiesa, sorgeva inoltre già un edificio di epoca romana, risalente ai primi secoli dopo Cristo. Per quanto riguarda i reperti venuti alla luce, si tratta di frammenti di recipienti di ceramica, di una spilla per vestiti, di una moneta e di una macina, tutti di epoca romana. "Il colle della chiesa di Scena - ha detto l'archeologa Catrin Marzoli - fin dall'epoca romana ha rivestito una particolare importanza. A partire dall’alto Medioevo, nella conca di Merano passava il confine tra la diocesi di Coira e la diocesi di Trento: gli scavi hanno accertato che in quest'area di confine, che beneficiava di una posizione dominante sulla val d'Adige, sul colle di Tirolo appartenente alla diocesi di Coira e sul colle di Scena della diocesi di Trento sorgevano da tempo edifici sacri".

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