Theiner governatore Pressioni nella Svp

Cresce l’ipotesi di una sua candidatura per arrestare il calo di consensi «Presto scioglierò la riserva». Ma se il partito implode, c’è Kompatscher


di Francesca Gonzato ; di Francesca Gonzato


BOLZANO. Giunta avvitata sullo scandalo energia in attesa della ricetta salvifica che arriverà dall’incaricato speciale (lunedì la nomina). Gruppo consiliare della Svp in libera uscita: un po’ segue Durnwalder e giunta, un po’ molla schiaffi e vota come vuole. Circolano sondaggi surreali che danno la Svp al 25% e i Freiheitlichen al 27% . Ciliegina sulla torta, il Pd ieri mattina ha minacciato in consiglio provinciale di votare contro la legge elettorale. Seduta chiusa in anticipo a fine mattinata e discussione sulla legge rinviata alla sessione del Consiglio che si aprirà il 27 novembre.

Si è chiusa così la settimana terribile della Svp. Ma nel pieno del caos, alcuni punti fermi iniziano a intravedersi. Tra questi, il fatto che l’Obmann Richard Theiner stia seriamente pensando di candidarsi alla successione di Luis Durnwalder. «La mia decisione su cosa fare sta maturando», sorride allusivo. Non è ancora un annuncio, ma poco ci manca. Nel partito in molti vedono la sua candidatura come un salvagente nella tempesta: scende in campo l’Obmann, impegnato da mesi nella trasparenza sugli scandali, e la Svp si risparmia primarie all’ultimo sangue . Anche se si tenessero, sarebbero una acclamazione non l’ennesimo dilaniarsi. E se l’incendio non si spegne, cioè se la giunta implode e Theiner non fosse più spendibile? Servirà il «nuovo», chi a Palazzo Widmann non si è ancora seduto. Allora c’è Arno Kompatscher, in evidente ascesa di consensi, o Herbert Dorfmann o l’esperienza di Siegfried Brugger.

Un’altra schiarita è arrivata nelle ultime ore. Dopo settimane di tormento sull’energia, la Svp tornerà a parlare di altro e precisamente di primarie. Il regolamento è all’ordine del giorno della Parteileitung di lunedì. I sindaci ieri hanno detto la loro sull’energia (vedi a lato). Manfred Mayr (Cortina sulla strada del Vino) dà voce a quello che pensano tanti come lui: «Dobbiamo tirarci fuori da questa crisi. Non ci sono solo gli elettori che si riverseranno sui Freiheitlichen, si sono anche i nostri che potrebbero restare a casa per protesta. Attenzione, la Sicilia insegna».

La scelta dell’Obmann . Richard Theiner è sopravvissuto a una settimana in cui il capogruppo della Svp Elmar Pichler Rolle ha dichiarato in aula di « vergognarsi» del voto sulla mancata costituzione di parte civile della Provincia nel processo Laimer-Rainer. Il giorno dopo il capogruppo è ancora al suo posto e così pure la giunta. Scintille rientrate fino alla prossima occasione. Theiner si prende una pausa durante i lavori del Consiglio. «Sono tranquillo», ci tiene a sottolineare . Se non lo è, lo sembra. «Si stupiscono tutti di quanto sia tranquillo». Il partito no, però. Theiner inizia: «Era prevedibile che la decisione di Durnwalder di non ricandidarsi avrebbe provocato una specie di terremoto. Ha governato per 25 anni, tutti cercano di orientarsi. Scosse e tensioni andavano messe in conto. Il problema è che si è aggiunto lo scandalo della Sel. Quello sì non è normale e non ci sono più solo le scosse».

Lo scandalo. Non è che Theiner sia in parte responsabile? Finché non si sa cosa farà l’Obmann, ogni ambizione è legittima. Questa la risposta: «Sì, non possiamo aspettare a lungo per decidere. La decisione sta maturando...». Risata. «Però dipende tutto da cosa accadrà. Adesso dobbiamo spegnere l’incendio e di fronte a una casa in fiamme non ti fermi a speculare su chi sarà il prossimo comandante dei pompieri. Lo scandalo energia ci procura un enorme danno di immagine. Come partito e come consiglio provinciale abbiamo deciso di nominare un esperto, insieme al Consorzio dei Comuni, che entro fine anno presenterà una proposta sulla politica energetica e sulla mediazione tra le parti coinvolte (Ae, Frasnelli, i Comuni venostani e le altre società pubbliche). Il nostro obiettivo è ridurre al minimo o evitare i danni. Il processo accerterà le responsabilità, la politica deve cercare di non perdere le concessioni. Tra l’altro, non è che la scelta di un esperto sopra le parti sia arrivata per caso, è una richiesta del partito, con me in prima fila. C’è stata polemica sulla costituzione di parte civile, ma i cittadini sappiano una cosa: se ci saranno danni, chiederemo un risarcimento».

Brugger alla finestra. Brugger da potenziale candidato ribadisce: «Se ci sarà Theiner, non parteciperò alle primarie. Si candiderà? Dipende se la giunta saprà uscire bene da questa situazione. Credo che andrebbe bene se l’Obmann si mettesse a disposizione». Brugger giudica così le tensioni di queste settimane: «Non avrei mai pensato che si arrivasse a un conflitto così palese tra giunta e gruppo consiliare, in particolare il capogruppo. Spero che la situazione si normalizzi e lo dico pensando a tutti noi: il partito non può continuare a parlare solo di energia, così si va al disastro. C’è la Provincia da gestire e ci sono le elezioni, sulla cui preparazione siamo al grado zero. Per fortuna lunedì parleremo di primarie».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità