Theiner: lo Stato taglia sulla pelle degli altoatesini

La sostituzione del Durp col sistema nazionale porterà a restrizioni nei contributi. Fronte comune Bolzano-Trento: «Qui il costo della vita è più alto che altrove»



BOLZANO. «Lo Stato vuole risparmiare sulla pelle degli altoatesini e noi non ci stiamo». L’assessore provinciale alla sanità Richard Theiner ed il collega trentino Ugo Rossi si danno la mano e combattono la stessa battaglia: «Roma mette a rischio tutto il sistema delle prestazioni sociali perchè vuole toglierci la Durp (dichiarazione di reddito unificata), che a Trento si chiama Icef, per sostituirla con l’Isee. Se così fosse, malgrado l’autonomia, nè l’Alto Adige, nè il Trentino potrebbero più stabilire come assegnare stipendi, contributi al canone d’affitto o sussidi sociali perchè sarebbe lo Stato a fissare i criteri d’accesso». Gli assessori chiedono una clausola di salvaguardia: «Altrimenti impugneremo il provvedimento del governo o chiederemo al presidente Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai di rivolgersi direttamente al ministro Elsa Fornero». Theiner è ottimista nonostante tutto: «Spero bene ma a dire il vero abbiamo già spedito due lettere e non ci hanno neanche degnato di una risposta». Insomma è guerra per tenersi stretta la Durp. Ricordiamo - infatti - che nel 2011 la giunta provinciale ha semplificato e unificato l'accesso alle prestazioni sociali grazie alla dichiarazione unificata di reddito e patrimonio. Theiner spiega che il nuovo redditometro funziona da 10 mesi ed è stato accettato dalla popolazione visto che a fine giugno le dichiarazioni rilasciate hanno toccato quota 142.940. «Proprio in questi giorni abbiamo pagato gli assegni a circa 17.600 famiglie in base ai nuovi criteri. Con la riforma centralizzante dello Stato il calcolo di reddito e patrimonio rischia però di cambiare radicalmente. Ad esempio il sistema Durp non contempla la prima casa a differenza del sistema statale Isee. Gli stessi risparmi vengono valutati in modo molto severo dall’Isee (franchigia solo fino a 5mila euro), mentre in Alto Adige – per le prestazioni come gli assegni familiari esiste l’esenzione fino a 100mila euro».

Molto grave - è stato fatto notare nella conferenza stampa congiunta - è anche il fatto che l’Isee nasce come strumento unico nazionale e in quanto tale i suoi criteri di accesso tengono conto della situazione nazionale, dove i redditi sono più bassi e le risorse per erogare prestazioni sono poche. «In Alto Adige il costo di vita è molto più alto che nelle altre regioni, ma il sistema Isee qui non farà differenze. Per questo ci sarà una forte selezione tra i cittadini per poter accedere alle prestazioni sociali».

L’obiettivo delle Province di Bolzano e Trento è quello di salvare i sistemi locali di valutazione cercando di utilizzare le risorse finanziare in modo mirato ed efficiente. «Se adesso verrà imposto un sistema statale a tutti gli enti locali, non sarà più possibile garantire tali scelte di equità con effetti molto negativi sui cittadini». L'assessore trentino Ugo Rossi sottolinea come le «le modifiche del Governo siano parziali anche rispetto al sistema trentino, molto più evoluto proprio perché siamo partiti nel 2003 con l'Icef, strumento flessibile che abbiamo modificato nel tempo sulle diverse esigenze».

Rossi ha anticipato i prossimi passi: «Vogliamo informare i cittadini sui passaggi che stiamo portando avanti congiuntamente, oltre a fare appello alle parti sociali delle nostre comunità affinché questo messaggio non sia solo politico. Abbiamo già scritto analoga lettera alla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra e adesso i due presidenti Dellai e Durnwalder si rivolgeranno direttamente al ministro Fornero».

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