Theiner: «No al doppio ticket sulla sanità. Per ora»

L'unica certezza sul ticket sanitario introdotto dalla manovra nazionale è che da lunedì non sarà applicato in Alto Adige


Mirco Marchiodi


BOLZANO. L'unica certezza sul ticket sanitario introdotto dalla manovra nazionale è che da lunedì non sarà applicato in Alto Adige. «Su questo non ci sono dubbi», conferma l'assessore alla sanità Richard Theiner. Che però è molto meno categorico nell'escludere balzelli futuri. «Il budget 2011 è stato programmato senza necessità di aumenti e questo significa che quest'anno non ci saranno ritocchi». Tutto un altro discorso per quanto riguarda il 2012. L'Asl poteva contare su un "tesoretto" di 28 milioni.

La gestione 2010 ha "bruciato" 8 milioni di avanzo, altri 15 serviranno per coprire i costi del 2011. «Ci restano ancora 4-5 milioni, speriamo che bastino anche se sappiamo che sono pochi», ammette il direttore generale Andreas Fabi. È lo stesso Fabi che spiega - da tecnico - ciò che potrebbe accadere.

«In Alto Adige abbiamo già il ticket sul pronto soccorso e anche quello sulle prestazioni specialistiche, dall'ambulatoriale al laboratorio alla radiologia». Il primo è di 15 euro (se non c'è ricovero; la cifra sale a 50 euro per i casi non giustificati mentre viene azzerata in caso di ricovero), il secondo arriva fino a un massimo di 36,15 euro ma alla maggior parte delle prestazioni specialistiche si applica un ticket di circa 18 euro.

Nel 2010 la Provincia ha incassato complessivamente 16,5 milioni dai ticket (più 1,81% rispetto al 2009): 1,72 milioni per i ticket di pronto soccorso e 14,83 milioni per i ticket per prestazioni specialistiche. «Da come interpretiamo la norma nazionale noi - spiega Fabi - il ticket da 10 euro sarebbe semmai da aggiungere a quello già previsto a livello provinciale».

Non un nuovo ticket, dunque, ma semmai un aumento di quello già in vigore. Dal piano tecnico si torna a quello politico: «Lunedì - dice Theiner - valuteremo la questione in giunta. Non siamo obbligati a recepire la normativa nazionale, ma ciò non toglie che monitoriamo la situazione nostra e delle realtà limitrofe. Eventuali aumenti del ticket andrebbero a coprire i costi del servizio sanitario provinciale e resterebbero quindi sul territorio. Non ci saranno maggiorazioni nel 2011, come invece avverrà nel resto d'Italia, ma per gli anni successivi non c'è ancora nessuna decisione».

Theiner è prudente, anche perché la pressione sull'Asl è forte con la richiesta di risparmi che arriva da più parti, in particolare dal mondo economico. «È vero che la nostra spesa sanitaria pro capite è la più alta d'Italia con 2.188 euro contro una media nazionale di 1.849, ma i nostri standard di qualità sono molto più elevati. Risparmiare per noi significa contenere la spesa, visto anche l'aumento dell'aspettativa di vita e del numero di malati cronici».

Spiegazioni che non convincono Mario Tagnin, ex segretario provinciale dell'Anaao oggi consigliere comunale del Pdl: «La verità è che la normativa nazionale permetterebbe alla Provincia di abolire i suoi ticket da 18 euro introducendone uno da 10, molto più basso. Nessuno però lo vuole dire e ora parlano di eventuale aggiunta, perché è l'unico modo per coprire gli sprechi in questo settore».

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