Thomas Baumgartner sotto processo 

Deve rispondere di appropriazione indebita. Per un credito non onorato di 95 mila euro avrebbe bloccato beni per 9 milioni


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Decise di usare le maniere forti nei confronti di una ditta per la quale, con la Fercam Logistics, aveva gestito un magazzino a Nonantola in provincia di Modena e nei confronti della quale vantava un credito di 95 mila euro. Ora Thomas Baumgartner, all’epoca patron e amministratore delegato della Fercam (l’impresa altoatesina da anni colosso nazionale dei trasporti e della logistica) è stato rinviato a giudizio con l’accusa di appropriazione indebita. Il noto imprenditore altoatesino (che è difeso dall’avvocato Beniamino Migliucci) è accusato di aver bloccato l’accesso per una dozzina di giorni al deposito, rendendo indisponibili beni per nove milioni di euro destinati al mercato nazionale ed internazionale. La prima udienza del processo è stata fissata davanti al tribunale di Modena al 20 febbraio prossimo. L’episodio che ha generato la vicenda giudiziaria risale al 2013 e prese l’avvio a seguito di un credito di 95 mila euro che Thomas Baumgartner, in qualità di amministratore delegato della Fercam, non sarebbe riuscito a farsi pagare dalla ditta O&N, una società per azioni specializzata in prodotti per la casa con un ampio raggio di vendite soprattutto sul mercato nazionale. L’importo in questione non sarebbe mai stato contestato dalla O&N i cui amministratori erano però alle prese con difficoltà di carattere economico legate ovviamente ai tempi di crisi. A Thomas Baumgartner sarebbe stato dunque chiesto di avere pazienza e di attendere qualche mese in più del previsto per ottenere il pagamento dell’importo, fatturato quale corrispettivo della gestione del magazzino in questione a Nonantola. Nell’ottobre 2013, a pochi giorni dalla scadenza del contratto, la Fercam avrebbe chiesto alla O&N di saldare una serie di debiti che ammontavano, come detto, a 95mila euro. Secondo il capo d’imputazione, a fronte del mancato pagamento in tempi stretti Thomas Baumgartner avrebbe deciso di passare alle maniere forti. Il 30 ottobre (sempre del 2013) la Fercam decise infatti di chiudere il magazzino (sino ad allora gestito) trattenendo tutta la merce contenuta, per un valore complessivo di 9 milioni di euro. Per O&N divenne impossibile proseguire l’attività commerciale. Inevitabile il ricorso d’urgenza alla magistratura. La Procura intervenne il 12 novembre successivo, sequestrando il capannone e rimettendo la merce nella disponibilità della ditta modenese. La successiva inchiesta portò, tre anni fa, alla richiesta di rinvio a giudizio di Thomas Baumgartner per appropriazione indebita. Il giudice dell’udienza preliminare dispose però il non luogo a procedere ma la decisione venne annullata dalla Cassazione lo scorso anno. Ieri un altro giudice in sede preliminare ha disposto il processo a carico dell’imprenditore altoatesino.















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