Thuile: «Medicina complementare è stata un successo»

Incaricato del progetto nel 2009, si trasferisce in Passiria «20 mila contatti annuali, unico problema le liste d’attesa»


di Ezio Danieli


MERANO. Il dottor Christian Thuile ha deciso di lasciare la sua "creatura", il reparto di medicina complementare presso l'ospedale civile Tappeiner. La sua presenza continuerà, come libero professionista, nei prossimi mesi. Il dottor Thuile troverà un'occupazione al Medical Center del Quellenhof di San Martino in val Passiria. Un colloquio con il dottor Thuile è l'occasione per fare un bilancio di medicina complementare.

«Il progetto pilota è partito nell'estate del 2009, quando ho ricevuto dal direttore generale l'incarico di responsabile di questo progetto. Dopo molti mesi di preparazione e dopo la delibera della giunta provinciale, a gennaio 2010 ha preso il via l'attività. Dopo questi anni i risultati parlano chiaro: sono 20 mila i contatti annuali, il 70 per cento sono donne, il resto uomini, che sono in continuo aumento. Crescono anche i cittadini di lingua italiana, che erano piuttosto scettici all'inizio. Possiamo dire che sono attualmente quasi la metà fra chi ricorre al nostro reparto e giungono da diverse regioni italiane», afferma il medico.

La medicina complementare non s'impone come sostituta della medicina tradizionale, ma come integrazione e completamento. A chi si rivolge il servizio?

«In primo luogo alle malattie più gravi e croniche, garantendo ai pazienti una maggiore attenzione e un'assistenza che coinvolga l'intera persona e il suo organismo e non solo il singolo problema. Oltre ad una consultazione medica generale, presso il servizio di medicina complementare è possibile fare sedute di agopuntura e osteopatia, massaggi shiatsu e altri trattamenti alternativi».

Quale la risposta dei pazienti?

«Bisognerebbe chiederlo a loro. Da parte mia dico che è positiva. Ogni giorno si visitano un centinaio di pazienti e le richieste sono molte di più. Il 10% dei pazienti sono bambini e l'85% malati cronici. Posso dire che si scambiano impressioni e questa è la pubblicità migliore. Se una donna affetta da tumore alla mammella ha avuto sensazioni positive dopo un trattamento nel nostro reparto, ne parla bene con l'amica e così il discorso gira e aumenta il giudizio positivo».

Tutto bene nel reparto di medicina complementare.

«L'unica cosa che ci preoccupa sono i tempi di attesa, a volte troppo lunghi. Per i malati tumorali, invece, la precedenza viene rispettata. La loro attesa è ridotta all'essenziale. Tra l'altro, operiamo in stretta collaborazione con l'ospedale di Silandro».

Soddisfazioni personali?

«Moltissime, soprattutto dai pazienti. In più si è aggiunta, un mese fa, la pubblicazione in una rivista specializzata del settore che evidenzia l'efficacia del nostro servizio».

All'incontro con il dottor Thuile ha partecipato anche la dottoressa Irene Pechlaner, direttrice del comprensorio sanitario: «Il servizio di medicina complementare, nato come progetto pilota proprio a Merano, ha fatto passi significativi - dice Pechlaner - Sono contenta che il dottor Thuile resti per dare un contributo determinante e soprattutto umano nel proseguire l'eccellente lavoro svolto e per aiutarci nel tempo a trovare il suo sostituto».

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