Tischler: «Merano deve garantire accessibilità a tutti»

L’appello del referente del sindaco per i problemi dei disabili «Nei progetti si danno per scontate cose che non lo sono»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Aveva pensato di dare una mano al candidato sindaco Paul Rösch in ottica elettorale, alla fine è risultato il secondo candidato più votato, alle spalle della sola Cristina Kury, l'icona dei Verdi meranesi.

Per Heinrich Tischler, ex primario di riabilitazione dell’ospedale Tappeiner, quello che poteva essere un tranquillo periodo di quiescenza post lavorativa, si è trasformato in un impegno concreto per i prossimi cinque anni. Da quasi un mese Heinrich Tischler è il nuovo referente del sindaco per le problematiche dei disabili, una sentinella tra gli assessori ufficiali, senza diritto di voto, chiamato a sorvegliare sull'accessibilità delle strutture pubbliche e non solo per le persone a mobilità ridotta o con menomazioni psichiche.

Un primo gesto lo ha compiuto il giorno stesso della sua investitura. "Ho rinunciato al gettone di presenza – spiega Tischler – per le sedute di giunta alle quali vengono chiamato a partecipare. Ho la mia pensione e mi basta, ho deciso di impegnarmi per Merano e di sicuro non per i soldi ma per un senso civile”. Tischler è il terzo Verde a compiere un passo di questo genere dopo il vicesindaco Andrea Rossi, che ha rinunciato alla differenza tra compenso del vicesindaco e dell'assessore, e il sindaco Paul Rösch, che si è tagliato l'indennità del 10%.

Dottor Tischler, avrebbe mai pensato di tornare in prima linea dopo il lavoro nella sanità?

"No. La scorsa primavera avevo deciso di aiutare Paul Rösch nella sua campagna elettorale, ci conosciamo da ragazzi, abitavamo vicini, ma mai avrei pensato a questo successo personale".

Si è chiesto da cosa è dipeso?

"Penso che molta gente mi voglia bene, sa che sono coerente e faccio le cose seriamente".

Però qualcuno dice che subito dopo il voto, forse spaventato dal successo, abbia pensato di tirarsi indietro, è vero?

"Volevo ritirarmi, è vero, lasciare il posto al primo dei non eletti. Non puoi farlo mi hanno detto alcuni amici, hanno votato te, non altri. Ho pensato allora di lasciare a fine anno, invece poi è arrivato l'incarico di Rösch come referente per i disabili".

Un incarico che da un senso alla sua esperienza politica?

"Sì, la politica di per sé non mi interessa. Se penso al periodo delle trattative di giunta, mi vengono ancora i brividi. Poter fare qualcosa in un settore che conosco è un'altra cosa".

Subito è stato messo a confronto con l'isola pedonale e il mancato accesso ai disabili.

"Merano deve diventare una città per tutti. Noi pensiamo spesso alle carrozzine con i disabili, ma la stessa accessibilità deve essere garantita agli anziani, alle mamme con i bambini in carrozzina, a tutti insomma".

Corso Libertà, almeno in parte, è tornato a misura di disabile.

"Difficile accontentare tutti, mi creda. Ma aspettiamo prima di essere soddisfatti. Io l'ordinanza con i dettagli non l'ho ancora vista pubblicata".

Il prossimo tema, dopo l'isola pedonale saranno i parcheggi dei disabili nei Bluepark, i parcheggi blu a pagamento del Comune?

"La mia indicazione in questo senso, sentite Independent L e le altre associazioni, è stata chiara. Anche a Merano i disabili devono poter parcheggiare gratis nelle zone Bluepark. Tutti gli altri grandi Comuni dell'Alto Adige hanno compiuto questo passo".

Il comandante della polizia locale Fabrizio Piras, la settimana scorsa era apparso un po' scettico. Solo disabili fisici, aveva detto sintetizzando, non economici.

"Guardi, ha fatto anche a me questa osservazione. Io gli ho risposto che l'assegno di cura viene erogato dalla Provincia per una difficoltà fisica o mentale, non in base al reddito. E poi, per un ricco, devono rimetterci 99 famiglie normali o povere?"

Lei prima parlava di un cambio di mentalità. Faccia un esempio?

"Il nuovo parco giochi in via Wolf ha uno dei due ingressi con uno scalino, è stato realizzato pochi mesi fa. Quando si fanno i progetti si danno per scontate cose che non lo sono".

Ha altri esempi?

"Sto seguendo un problema di parcheggio alla mensa sociale di via Verdi, delle barriere lungo il sentiero tra via Laurin e via Wolf, voglio guardare bene il progetto della scuola di musica di via XXX Aprile. Ma vorrei intervenire anche sul collegamento Gilf-Lazago. Le scale non consentono ai disabili di percorrere quel sentiero".

A che soluzione pensa?

"È un'idea di Independent L, un ascensore ben inserito nell'ambiente potrebbe portare dal livello passeggiata alla quota sopra le scale, magari un ascensore panoramico, così da unire l'utile al piacevole".

L'elezione di Rösch a sindaco ha scatenato aspettative incredibili tra i cittadini.

"I cittadini stanno sempre dalla parte di Rösch, l'apparato burocratico richiede tempi lunghi per dare seguito ai progetti. Governare non è facile, molto più semplice il lavoro di opposizione".

Merano sta facendo abbastanza per l'assistenza agli anziani e ai lungodegenti?

"C'è molto da fare al Martinsbrunn, alla casa di riposo. Io cambierei strategia sul complesso Zarenbrunn, mi chiedo se con la situazione internazionale che stiamo vivendo sia giusto scommettere sui russi”.

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