Tommasini perde le strade ma “prende” il patrimonio

Presto il rimpasto di giunta. Il vicepresidente: gestirò meglio le opere pubbliche Mussner, che oggi ha le manutenzioni stradali, riceverà le infrastrutture



BOLZANO. È in arrivo una riorganizzazione nelle competenze della giunta provinciale. Il rimpasto metterà più ordine nel settore delle opere pubbliche. Se ne parla ormai da mesi e approderà presto in consiglio provinciale la votazione sul documento di ridistribuzione delle deleghe. Finora non se n’era fatto nulla, perché a Palazzo Widmann hanno preferito attendere il rinnovo della concessione dell’A22, grazie alla quale il presidente Arno Kompatscher e l’assessore Christian Tommasini possono annunciare che il tunnel del Virgolo si potrà fare, grazie a 120 milioni in arrivo dall’Autobrennero sui 200 milioni necessari. «Definita questa opera strategica per Bolzano, si può pensare a un maxi assessorato ai lavori pubblici», sottolinea Tommasini.

Questo lo schema. Tommasini, che oggi gestisce, tra l’altro, edilizia e opere pubbliche, tra cui le opere stradali, dovrebbe ricevere da Mussner la competenza sul patrimonio e cedere allo stesso Mussner la delega sulle opere stradali. In questo modo, Mussner che oggi è titolare delle manutenzioni sulle opere stradali, avrebbe un assessorato organico con la realizzazione delle infrastrutture (tunnel, strade, ponti). E diventerebbe più organico anche l’assessorato di Tommasini, con le altre opere pubbliche (scuole, biblioteche, musei, ospedali), le relative manutenzioni e l’enorme patrimonio immobiliare della Provincia. Nelle pieghe dell’operazione, di cui Tommasini ha parlato da tempo con il presidente Arno Kompatscher e Florian Mussner, ci sarà anche una ricaduta legata all’economia di vallata. «Nei prossimi anni i progetti infrastrutturali sono definiti. Ora la priorità strategica va alla realizzazione di un piano straordinario sul risanamento e la valorizzazione del patrimonio pubblico», riferisce Tommasini, «La nuova organizzazione delle competenze consentirebbe di programmare risanamento e manutenzione di uffici e strutture pubbliche. Si innescherebbe un processo virtuoso di risparmio energetico e gestionale, maggiore benessere dei lavoratori nelle strutture e uno stimolo all’economia e al settore edilizio qualificato». Oltre ai grandi appalti di costruzione, Tommasini fa riferimento alle campagne di risanamento energetico del patrimonio immobiliare provinciale. Favorevole all’accorpamento è Stefano Fattor (presidente di CasaClima), che spiega: «Il patrimonio della Provincia è stimato sei miliardi di euro, tra immobili, strade e impianti. Alcuni milioni di risparmio all’anno saranno possibili grazie ai certificati bianchi, gli incentivi statali legati al risparmio energetico. Avere un’unica regia tra opere pubbliche, manutenzioni e patrimonio consentirà di recuperare il tempo perduto su questo fronte». (fr.g.)













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