Toponimi, spaccati i sindaci italiani

Caramaschi e Repetto contro il parere del Consiglio dei Comuni, Bertinazzo e Bocher a favore. Urzì: pulizia linguistica



BOLZANO. Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e l’assessore Sandro Repetto hanno votato contro; a favore invece gli altri due sindaci di italianiAlessandro Bertinazzo (Bronzolo) e Guido Bocher (Dobbiaco) che siedono nel Consiglio dei Comuni: l’organismo ristretto formato da 17 sindaci all’interno del Consorzio, nei giorni scorsi, ha approvato - con la richiesta di introdurre alcuni correttivi - un parere in merito al disegno di legge provinciale sulla revisione della toponomastica, che punta alla cancellazione di una parte dei toponimi italiani.

«Sono stati introdotti forzatamente cento anni fa dal regime fascista - commenta il sindaco Caramaschi - non si può commettere un’altra forzatura oggi, cancellandoli: fanno parte ormai della storia di questa terra. Per questo ho votato contro oltre che perché non mi convince il discorso dell’ “uso” dei nomi: chi lo decide? A Ortisei, tanto per fare un esempio, lo chiediamo solo a chi ci abita o anche alle migliaia di turisti che ogni anno arrivano in valle?».

Sulla vicenda interviene Alessandro Urzì, consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, che ha reso noto il parere del Consiglio dei Comuni: «Vogliono cancellare tutte le leggi italiane che attualmente prevedono l’ufficialità della toponomastica in lingua italiana in Alto Adige. Vogliono cancellare tutte le denominazioni in lingua italiana senza aspettare oltre, per intenderci. E fissando un termine temporale: immediatamente dopo l’approvazione da parte del Consiglio provinciale di Bolzano della legge presentata dal capogruppo della Svp Dieter Steger e parcheggiata in I Commissione legislativa in attesa di essere trattata. Il Consiglio dei Comuni non chiede che si aspetti nemmeno il lavoro della probabile commissione tecnica prevista dal disegno di legge, chiede che intanto si cancellino tutte le denominazioni in lingua italiana. Partendo da carte geografiche in bianco. Tra coloro che hanno votato per la pulizia linguistica anche il sindaco di Merano Paul Rösch, quello di Bressanone Peter Brunner, e gli italiani Alessandro Bertinazzo di Bronzolo e Guido Bocher di Dobbiaco. Nel Consiglio dei Comuni non siedono, insieme ad altri, i Comuni di Laives e Brunico». Bertinazzo si difende parlando di strumentalizzazione demagogica da parte di Urzì: «Al Consiglio si è votato solo sulla composizione del Comitato cartografico provinciale: io sono per il bilinguismo dei toponimi».













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