Torna la Boschi, Gnecchi all’attacco  

Mail interna della ex deputata sui rapporti con la Svp: «Dal Pd troppi regali». Huber: «Scuola e Bolzano, altro che succubi»



BOLZANO. «Speriamo di capire qualcosa di più da loro, che stanno a Roma»: così Alessandro Huber, segretario del Pd, si prepara all’incontro di venerdì con Maria Elena Boschi e Gianclaudio Bressa. I due parlamentari eletti in alleanza con la Svp tornano a Bolzano un mese dopo le elezioni per un incontro con gli iscritti del Pd. Arrivano quando sarà terminato il primo giro di consultazioni del presidente Sergio Mattarella con i gruppi parlamentari sul nuovo governo, previsto oggi e domani. Il Pd resta sulla linea «opposizione dura», mentre la Svp al momento è blockfrei. Bressa, che si è iscritto al Gruppo per le autonomie, l’altro giorno ha reagito seccamente alle evoluzioni della Svp. «Hanno un accordo nazionale con noi», ha ricordato Bressa. Le parole di Bressa al nostro giornale hanno provocato una mail interna molto polemica di Luisa Gnecchi, che elenca i risultati dell’accordo tra Svp e Pd (elezione di Dorfmann al Parlamento europeo, candidature di Bressa e Boschi, elezione di un secondo deputato Svp sul proporzionale a scapito del Pd). Questa la conclusione dell’ex deputata: «L'elettore e l'elettrice del Pd si chiederanno se la vocazione autolesionista del Pd debba continuare in questa direzione e soprattutto se un posto in giunta provinciale valga tutta questa somma di "regali"». Gnecchi torna inoltre ad accusare il suo partito di non avere fatto nulla per attuare l’accordo di coalizione con la Svp per le elezioni provinciali del 2013, che prevedeva una modifica allo Statuto sulla proporzionale nella composizione della giunta (per garantire un secondo assessore italiano).

Polemica nella polemica, la mail di Luisa Gnecchi è stata riportata quasi integralmente, senza citarla, da Roberto Bizzo per contestare ancora una volta il suo ex partito. «Siamo al copia incolla», ironizza Huber. Come risponde invece il segretario alle accuse di Luisa Gnecchi di un Pd succube della Svp? «Saranno i temi a dimostrare come siamo schiacciati solo sulle esigenze degli altoatesini, dalla sanità alla mobilità, dal lavoro all’ambiente, dalla scuola trilingue a Bolzano capoluogo». E non è preoccupato per i tentennamenti della Svp sulle alleanze? «Ho parlato con l’Obmann Achammer. Nei prossimi giorni ci vedremo, naturalmente. Giustamente Bressa ha richiamato tutti ai fatti». Quanto a Luisa Gnecchi, Huber prova a ricucire i rapporti. Lo fa annunciando una sorta di scuola di formazione per iscritti al Pd e non solo. Come ai vecchi tempi. «Ripartiamo dai contenuti. Voglio organizzare una serie di corsi di formazione politica e vorrei che Luisa Gnecchi ci desse una mano sui temi su cui è fortissima, lavoro e previdenza», così Huber. Tornando a Maria Elena Boschi, non farà parte della delegazione del Pd che domani incontrerà Mattarella. Né lei né alcuna donna (annunciati il segretario reggente Maurizio Martina, Matteo Orfini, i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio). Uno squilibrio di genere, che nel Pd provoca sempre più malumori. Così la presidente della assemblea provinciale Nadia Mazzardis: «Vedere Berlusconi in delegazione dal Presidente della Repubblica, con due donne - ok in versione ancillare, tutto quello che volete - e il Pd che manda quattro uomini a me disturba proprio, ma proprio tanto e penso che come sempre nei momenti di crisi a rimetterci sono le donne».

Infine, ennesima uscita dal Pd. Domenico Nunziata si è dimesso ieri dalla assemblea nazionale. Ai motivi personali aggiunge quelli politici: «Il distacco a livello nazionale da una linea che non mi appartiene più». (fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità