Tra Svp e Lega  diplomazia al lavoro Silenzio con il M5S 

Bessone: «Chiedono delle nostre idee su Ue e migranti»  Biancofiore: «Basta con gli alleati scendiletto»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Svp sempre più impegnata nella stagione della diplomazia (quasi) a 360 gradi. Mercoledì i capi delegazione Manfred Schullian (Camera) e Julia Unterberger (Senato) si recheranno dal presidente Sergio Mattarella per la prima tornata di consultazioni. Come rivendicato dall’Obmann Philipp Achammer, «non ci siamo collocati subito all’opposizione». E mentre Achammer avverte il Pd, «non siamo in manette con nessuno», iniziano i sondaggi con la Lega e le aperture verso Forza Italia. «Cerchiamo di sostenere i moderati», ha detto Julia Unterberger, spiegando i voti del Gruppo per le autonomie sui candidati di Forza Italia e Pd per l’ufficio di presidenza del Senato.

I CONTATTI CON LA LEGA. La Svp conta a livello nazionale sul rapporto consolidato con Roberto Calderoli. Anche in provincia sonda il terreno. Achammer ha chiarito che per la Svp sono inaccettabili i toni usati dalla Lega di Matteo Salvini su Europa e immigrazione. «Ci sarà una Lega di governo?», è il tema posto da Achammer. Ed è su questo che sono partiti i sondaggi della Svp in colloqui informali con esponenti leghisti nazionali e locali. Il commissario provinciale Massimo Bessone conferma i contatti con esponenti di alto livello della Stella Alpina. C’è stato ad esempio un caffè preso con la deputata Renate Gebhard. La Svp sonda i leghisti sulle posizioni attuali sull’euro, l’Unione europea e l’immigrazione. «È sotto gli occhi di tutti che sui temi europei siamo passati dalla volontà di strappo alla richiesta di revisione dei trattati», sottolinea Bessone, «Quanto all’immigrazione, non siamo un partito razzista. Diciamo che l’Italia finora ha sbagliato completamente la strategia e che bisogna aiutarli a casa loro. Su questo tema ci sono visioni diverse nella Svp, non sono certo granitici». Riassumendo, conclude Bessone, «fino a poco tempo fa venivamo considerati inavvicinabili. Adesso ci cercano e si confrontano». Sull’onda del successo alle politiche, per le provinciali la Lega punta a candidarsi da sola con la propria lista. Oltre a Bessone, sarebbe interessato alla candidatura il neo deputato Maturi.

FORZA ITALIA. Gianclaudio Bressa (Pd) ha ricordato alla Svp che i patti vanno rispettati. Michaela Biancofiore ironizza: «Perché si stupisce della spregiudicatezza della Svp? Bressa, insieme a Zeller, porta la colpa di avere scritto una legge elettorale su misura della Svp. È stato un alleato utile, ma la Svp è governativa per definizione e si guarda intorno», dichiara la deputata forzista, «Bene le aperture verso il centrodestra, ma è finito il tempo in cui la Stella alpina sceglieva gli interlocutori fior da fiore, Romani sì la Biancofiore no, Maroni sì Salvini no. Non ci saranno più scendiletto». Intanto l’avversario trentino Giacomo Bezzi annuncia che passerà alla Lega.

SILENZIO CON IL M5S. Tra Svp e M5S le comunicazioni sono al minimo. La Svp dichiara di non avere ancora capito il movimento. Paul Köllensperger reagisce: «Sarebbe tempo che si svegliassero... Quando hanno avuto interesse a strizzare l’occhio a Forza Italia non facevano tanto i difficili». Ma se la Svp non cerca contatti, altrettanto fa il M5S. «Ho sentito Di Maio e Fraccaro e al momento non c’è nulla», riferisce Köllensperger, «Se il presidente Mattarella ci conferirà l’incarico, si parlerà con tutti». Il consigliere provinciale prosegue così l’analisi: «La Svp in questo momento è in difficoltà, perché i loro numeri non sono decisivi e perché si è legata troppo al Pd e al perdente Renzi. Con la consueta disinvoltura, appena lo scenario sarò chiaro, la Svp aprirà ai nuovi vincitori. E due secondi dopo lo farà anche in provincia. Credo che preferiscano parlare con la Lega, rispetto a noi. A pelle capiscono che non saremmo il partner perfetto, stile Pd, che coltiva il proprio orticello e lascia fare tutto il resto».

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