Frode

Traffico di carburante, recuperati 4,9 milioni di tasse evase

Il gasolio veniva importato dalla Germania come “olio lubrificante” per evitare il pagamento dell’accisa. Operazione dell’Agenzia delle dogane



BOLZANO. I funzionari dell'Agenzia delle dogane di Bolzano, a conclusione di un'intensa attività investigativa e di analisi di dati societari e informazioni acquisiti nell'ambito di un procedimento penale avviato nei confronti di un'associazione a delinquere dedita al traffico illecito di carburante a carattere transnazionale, hanno accertato una copiosa evasione di accisa e di imposta sul valore aggiunto. Recuperati 4 milioni di euro di accisa e 900 mila euro di Iva.

Si tratta degli sviluppi di carattere amministrativo/tributario relativi alle indagini che, esattamente un anno fa, che l'Adm ha ora portato a termine. Scopo dell'organizzazione era quello d'introdurre dalla Germania e commercializzare in Italia gasolio per autotrazione spacciandolo come "olio lubrificante", così da evitare il pagamento dell'accisa (l'imposta indiretta sulla produzione di prodotti petroliferi), che, con riferimento al gasolio, grava per circa il 60% sul prezzo al dettaglio (compresa l'Iva), mentre per l'olio lubrificante acquistato in Germania è pari a zero.

Per realizzare la frode, i sodali si avvalevano di alcune società "cartiere", prive di qualsivoglia consistenza economica, strutture operative o personale dipendente, a nome delle quali, come detto, venivano emessi i documenti - anch'essi fittizi - utilizzati per scortare la merce lungo il viaggio in territorio italiano. 













Altre notizie

Attualità