Traffico, oggi il vertice con l’Oltradige 

Il sindaco: «Ad Appiano e Caldaro servono parcheggi per chi usa il Metrobus». Chieste più corse dei bus di Sad e Sasa



BOLZANO. Oggi è il "redde rationem", il "rendi conto". Non ancora una sfida all'ok Corral perché Caramaschi la pistola fumante (i ticket d'ingresso minacciati per i pendolari) la tiene (parole sue) chiusa nel cassetto ma il faccia a faccia tra il sindaco di Bolzano e quelli dell'Oltradige, Appiano e Caldaro con in mezzo Mussner, è di quelli che potrebbero decidere tanto del nostro futuro di cittadini obnubilati dal traffico.

Perché Bolzano dopo aver molto dato, in termini di pressione dell'opinione pubblica dopo l'apposizione delle corsie gialle in viale Druso, chiederà cose molto precise ai comuni confinanti.

Una in particolare: investimenti per il metrobus. Su due fronti. Uno politico: "Appiano e Caldaro si dovranno spendere per convincere i loro amministrati a non usare sempre e solo l'auto per recarsi a Bolzano" anticipa l'assessore provinciale Florian Mussner.

E uno economico: "Per rendere concorrenziale il mezzo pubblico, i municipi dei dintorni devono costruire nuovi parcheggi e piazzole di sosta - anticipa a sua volta Caramaschi - perché oggi chi volesse prendere il metrobus se ne dovrebbe andare a piedi a prenderlo o farsi accompagnare. Non sa dove lasciare l'auto...".

Tanto che sono stati anticipati alcuni possibili interventi nei dintorni del capoluogo per attuare questa possibile inversione di rotta dei comportamenti quotidiani.

Eccole:

1) la costruzione di una nuova stazione dei bus a Caldaro, che potrebbe sorgere nei pressi del piazzale della vecchia cantina vinicola sociale;

2) individuazione di nuove aree interne ai Comuni interessati per costruire parcheggi in prossimità delle vecchie e nuove fermate del metrobus per Bolzano;

3) una accelerazione, anche in termini di ridisegno progettuale, dello snodo intermodale di Ponte Adige che è considerato strategico perché la sua struttura "quadripartita" (bus, treno, auto e in futuro tram) prevede in particolare la costruzione di un grande parcheggio dove gli utenti provenienti dall'Oltradige possano lasciare l'auto e proseguire in treno per la Zona, o in tram o in metrobus per il centro;

4) richiesta alla Sad di predisporre una intensificazione nelle corse dei mezzi che passerebbero dal ritmo di uno ogni mezz'ora ad uno ogni quarto d'ora fino (richiesta bolzanina) ad uno ogni dieci minuti. Questo per quanto riguarda la sfera di iniziativa e di intervento provinciale, trattandosi di soggetti territoriali.

Per quanto tocca invece al Comune parla il sindaco Caramaschi: "Ho chiesto a Stefano Pagani, il presidente della Sasa, di aumentare le frequenze dei viaggi dei suoi mezzi. In particolare da Ponte Adige al centro città". E' una richiesta che giungerebbe ad integrazione di quella già posta sul tavolo nei riguardi di Sad, che ha competenze provinciali. E dunque consente a Bolzano di spingere su una società posta sotto il controllo municipale per rendere sempre più concorrenziale il mezzo pubblico, proprio attraverso un ridisegno sinergico degli orari e delle linee da attuare insieme tra Sad e Sasa. Quest'ultima, a sua volta, avrà il compito di porre in funzione un mini snodo semi intermodale (bus, metrobus, tram) tra i propri mezzi e quelli Sad in piazza Adriano. Lì gli utenti scenderanno dal metrobus , se non fossero intenzionati a dirigersi in centro storico, per salire invece sui bus Sasa che li porteranno in tutte le altre direzioni. Dopo l'incontro di oggi tra i sindaci e Mussner è già stato programmato un nuovo vertice, anche con la Provincia, per concordare le procedure pratiche e anche un protocollo di interventi sul campo, a proposito della gestione dell'inquinamento da traffico. L'autunno si avvicina e il fronte potrebbe diventare molto caldo soprattutto incrociando i due assi di penetrazione urbana di viale Druso e di via Vittorio Veneto.

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