Tragedia a Monticolo, la Procura verifica i cartelli di pericolo

Potrebbero prospettarsi responsabilità colpose per i gestori. Ieri le ricerche sono proseguite con una speciale sonda


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Claudio Julian Klotz non si trova. Anche ieri il lavoro dei sommozzatori durato quasi tutta la giornata non ha portato ad alcun risultato. Il lago di Monticolo continua a custodire il dramma di questo ragazzo austriaco (residente in Sicilia) scomparso nel tardo pomeriggio di Ferragosto dopo una nuotata che lo aveva spinto quasi sino al centro del lago. un’imprudenza costata probabilmente la vita. Si deve parlare ancora di «probabile» morte perchè il corpo del giovane non è stato recuperato e pertanto la certezza della tragedia ancora non c’è.

Lo ha sottolineato ieri anche il sostituto procuratore Luisa Mosna che si sta occupando del caso. Per il momento la magistratura non si sta muovendo anche se una prima serie di accertamenti è già stata i effettuata. Per proseguire, però, è necessario trovare il cadavere del ragazzo e dunque avere la certezza assoluta del decesso.

A quel punto si procederà subìto con l’autopsia nella speranza che l’esame necroscopico sia in grado di fornire soprattutto uno risposta e cioè se il ragazzo è rimasto vittima di un improvviso malore. Ad uccidere Claudio Julian Klotz potrebbe essere stata una banale congestione. Gli amici hanno raccontato che il giovane, dopo aver nuotato per circa due ore, aveva mangiato un panico al bar del lido ed aveva bevuto una bibita fredda.

Poi, complice anche il gran caldo, aveva deciso di rituffarsi nelle acque del lavoro facendo conto della propria forza e della propria esperienza di nuotatore. Ma un lago non è una piscina ed un improvviso malore potrebbe aver fatto perdere i sensi al ragazzo che nessuno però ha visto in difficoltà. Sotto questo profilo la Procura della Repubblica di Bolzano ha deciso di disporre alcuni accertamenti anche su eventuali responsabilità colpose di terzi per la mancanza di adeguata segnaletica di avviso ai bagnanti circa la pericolosità di avventurarsi a nuoto verso il centro del lago. Il sostituto procuratore Mosna ha disposto una ricognizione fotografica della zona. Da una prima valutazione sembrerebbe che la segnalazione del pericolo ai bagnanti sarebbe limitata. «Ci sono diversi cartelli posizionati in diversi punti della riva del lago - puntualizza però il sindaco di Appiano Wilfried Trettl - è evidente che il servizio di assistenza e sicurezza per i bagnanti può essere garantito solo per chi stazione nel lido».

Ieri ai sommozzatori dei vigili del fuoco di Bolzano si sono aggiunti anche alcuni colleghi esperti di Vicenza e Firenze. E proprio dal capoluogo toscano è stato messo a disposizione uno speciale dispositivo che dovrebbe aiutare notevolmente le ricerche. Si tratta di una sorta di sonda, di dimensioni simile a quella di una bottiglia, che viene pilotata e fatta immergere sino quasi sul fondo del lago. Grazie alla tecnica legata all’emissione di onde magnetiche potrebbe essere più semplice individuare un eventuale corpo presente nell’acqua o sul fondo del lago. Tutto si basa sul principio della propagazione delle onde magnetiche che rimbalzano indietro in caso di presenza di un ostacolo. Analizzando il tipo di onda di ritorno, gli esperti sono in grado di capire se l’onda magnetica si sia imbattuta in un corpo umano.

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