Tralicci a Millan: la Procura verificherà i livelli di elettrosmog

E' quanto emerge dall'incontro che c'è stato in Piazza Tribunale tra Pio Zocchi e il pm Markus Mayr


Gianfranco Piccoli


BRESSANONE. La Procura di Bolzano effettuerà delle verifiche sulle rilevazioni dei campi magnetici fatte nel corso degli anni a Millan.  E' quanto emerge dall'incontro che c'è stato in Piazza Tribunale tra Pio Zocchi e Markus Mayr, il pm che ha in mano l'esposto presentato nelle scorse settimane da Zocchi e firmato da quasi novecento abitanti del quartiere di Bressanone.  Ieri il Comitato Salus (ne riferiamo a parte) ha ufficialmente preso le distanze dall'operato di Zocchi, che per anni, in passato, è stato socio e portavoce del gruppo.  «Sono molto soddisfatto dell'incontro con il magistrato - dice Pio Zocchi al termine del colloquio con il pm - ho esposto la situazione e sono stato ascoltato con molta attenzione. Sono sicuro che ci sarà un seguito: faremo anche delle nuove misurazioni dei campi magnetici».  Al momento non esiste alcuna inchiesta sui tralicci di Millan, ma non per questo la Procura di Bolzano resterà ferma. Prossimamente verrà acquisita la documentazione che riguarda l'alta tensione nel quartiere, in particolare i dati delle rilevazioni fatte nel corso degli anni. Difficile capire cosa possa scaturire, anche perchè, come ha detto ieri Luigi Minach, dirigente dell'Agenzia per l'ambiente, i livelli dei campi magnetici sono stati sempre al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge nazionale in materia. E' possibile, tuttavia, che il pm voglia anche approfondire l'incidenza di alcune malattie (come la leucemia infantile) nella zona interessata al passaggio delle quattri linee ad alta tensione, due di proprietà di Terna, due delle ferrovie.  Comprensivi nei confronti di Pio Zocchi, ma stupiti da tanto clamore sono il sindaco Albert Pürgstaller e l'assessore all'ambiente Elda Letrari: «Le richieste che abbiamo letto in questi giorni sono più che giuste - commenta Elda Letrari anche a nome del sindaco - tanto che una delle prime cose che ho fatto come assessore comunale è stato incontrare i responsabili del comitato Salus, il 29 giungo scorso. Tuttavia proprio in quell'occasione abbiamo specificato che sono state messe solide basi per arrivare davvero allo spostamento dei tralicci di Millan. In quella riunione - prosegue Elda Letrari - abbiamo detto quali sarebbero stati i passi successivi».  L'assessore si riferisce alle trattive per il fondo da 77 milioni di euro che Terna ha messo a disposizione per i danni ambientali da sfruttamento dell'acqua nei sette comuni bagnati dall'Isarco: «Non mi sento di promettere nulla, di fissare una scadenza temporale, ma a breve ci sarà un incontro con i vertici di Terna che potrebbe portare un altro pezzo del mosaico».  Il vero punto della questione, infatti, è chi paga il conto, visto che il progetto per lo spostamento dei tralicci è già pronto. A mancare - non un dettaglio - sono i 14 milioni di euro necessari per portare a termine l'operazione. Soldi che l'amministrazione comunale spera di trovare nel fondo da 77 milioni.

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