Trasmette al compagno il virus Hiv: indagato

L’accusa: sapeva di essere sieropositivo ma ha mostrato all’amico un test falso Gli avvocati della vittima chiedono mezzo milioni di euro di risarcimento


di Susanna Petrone


BOLZANO. Sin dall’inizio si erano fatti una promessa: se si fosse arrivati al tradimento, si avrebbe dovuto avvisare il compagno. Invece, non è andata così. E come se non bastasse, uno dei due, nel avere rapporti non protetti con altri uomini, avrebbe trasmesso al proprio partner il virus Hiv.

Secondo l’accusa, un altoatesino di 36 anni avrebbe trasmesso la terribile malattia al suo compagno tedesco di 44 anni, pur sapendo di essere sieropositivo. L’altoatesino, ora, deve fronteggiare una richiesta di risarcimento civile di 500 mila euro in Italia, dove il tribunale ha aperto un’inchiesta contro di lui. Allo stesso tempo dovrà affrontare un processo in Germania, dove è indagato per lesioni personali gravi. I due si conoscono nel 2004 per caso. Si frequentano. Poco dopo si innamorano e iniziano una lunga relazione. Passano i mesi ed entrambi si sottopongono al test Hiv, che risulta negativo. La relazione prosegue per diversi anni. Poi, nel 2010, il duro colpo: tre amici comuni informano il cittadino tedesco che il compagno altoatesino è sieropositivo. Il bolzanino avrebbe confessato loro di aver tradito ripetutamente il tedesco e che in diverse occasioni aveva avuto sesso non protetto. Il tedesco è sconvolto. Gli crolla il mondo addosso. Non può credere a tutto questo. Chiede al compagno altoatesino spiegazioni. Ma l’uomo nega tutto e gli mostra un nuovo test Hiv, che risulta essere di nuovo negativo. Ma il rapporto oramai è logorato. Il tedesco non gli crede. Lo lascia e ritorna in Germania.

Ma l’incubo non finisce qui: dopo alcuni mesi il tedesco inizia ad accusare alcuni sintomi. È terrorizzato, ma si sottopone nuovamente al test Hiv. Uno choc. È positivo. L’unico che possa avergli trasmesso il virus è l’altoatesino, visto che il cittadino tedesco non ha avuto rapporti con altri partner durante la lunga relazione con il bolzanino. Torna in Alto Adige. Incontra nuovamente i tre amici che gli avevano parlato dei tradimenti dell’ex. Tutti e tre confermano che il secondo test che gli era stato mostrato dal’altoatesino era stato falsificato. Parte la causa legale. Fra le prove che il tedesco porta c’è quella che l’altoatesino avrebbe ammesso a questi amici comuni di essere sieropositivo quando mostrò al tedesco il test Hiv che, quindi, sarebbe stato falso. Per questo motivo i suoi legali, gli avvocati Markus Wenter e Martin Gabrieli, hanno chiesto 500 mila euro di risarcimento. Le condizioni di salute del cittadino tedesco sono peggiorate drasticamente.

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