SALORNO

Tratte del Bbt, paura per il Parco Monte Corno

I consigli comunali della Bassa Atesina forniranno una presa di posizione sulle modifiche alle norme di tutela



SALORNO. Le tratte d’accesso al Tunnel di Base del Brennero entrano prepotentemente nell’agenda politica della Bassa Atesina. Il consiglio comunale di Salorno, per esempio, il prossimo 6 giugno alle 20.00 affronterà la delicata questione. Una seduta quasi esclusivamente dedicata all’entrata della galleria prevista tra Bronzolo e Salorno. Il passaggio più delicato è quello relativo al Parco Naturale Monte Corno. Il polmone verde, infatti, è tutelato da norme precise che, logicamente, non prevedono la possibilità di costruire un tunnel. Ecco, dunque, che l’articolo 3 di questo regolamento andrà modificato e i Comuni interessati dovranno fornire una presa di posizione. Il primo punto dell’articolo, infatti, vieta esplicitamente qualsiasi alterazione della morfologia del territorio citando proprio cave e miniere. I lavori ammessi sono solo quelli di “bonifica e spianamento per favorire la coltura agro-silvo-pastorale”. Evidente come il cambiamento sia abbastanza significativo. «Il Tunnel di Base non è certo un progetto nuovo - spiega il sindaco di Salorno Roland Lazzeri - e in passato le comunità hanno già dato il proprio assenso a questo intervento. D’altronde i progettisti ci hanno spiegato come si tratti dell’unica soluzione possibile. Ci hanno illustrato le decisioni che avevano preso con la Provincia e le motivazioni. In questo momento portiamo avanti un lavoro già impostato nelle precedenti legislature, ma ritengo sia giusto che il consiglio possa formulare un proprio pensiero. Ci sono degli aspetti positivi, ma anche diversi fattori negativi. Cercheremo di riportarli tutti creando una sintesi». Sempre l’articolo 3 che tutela il Parco Naturale Monte Corno vieta l’utilizzo a scopo idroelettrico ed industriale delle risorse idriche di importanza sovraccomunale ammettendo solo la sistemazione idraulica dei bacini montani. «I limiti di intervento dovranno essere molto chiari per continuare a tutelare il Parco». (a.c.)













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