Tre primari in proroga: manca la valutazione

Su quattro in scadenza solo al dottor Lochmann è stato rinnovato il contratto Sugli altri il collegio tecnico sanitario provinciale non si è ancora pronunciato


di Giuseppe Rossi


MERANO. Quattro sono i primari che gravitano intorno agli ospedali di Merano e Silandro con contratto di lavoro in scadenza a fine febbraio. Ma solo per uno di loro il rinnovo è certo e già pronto per essere sottoscritto per i prossimi cinque anni. Per gli altri tre il direttore generale dell'Azienda sanitaria ha deliberato una proroga provvisoria. Tutta colpa del collegio tecnico sanitario provinciale, che tarda a dare il proprio parere di merito sul rinnovo degli incarichi. E non si tratta della prima volta che questo organismo, nonostante si sappia ampiamente in anticipo quali siano i termini di scadenza dei contratti dei dirigenti sanitari, tardi a esprimersi.

Le disposizioni in merito ai rinnovi degli incarichi dei primari in carico all'Asl sono chiare: per dare il via libera serve il consenso del direttore di comprensorio, nel nostro caso la direttrice Irene Pechlaner, e il parere positivo sull'operato dell'ultimo quinquennio da parte di due organismi di sorveglianza: il comitato sanitario tecnico e il nucleo di valutazione sanitario. Uno solo dei quattro primari in scadenza ha superato i due esami. Stiamo parlando del primario di medicina interna dell'ospedale Tappeiner, il dottor Andreas Lochmann. Il suo incarico è stato rinnovato fino al 29 febbraio del 2020, cinque anni appunto. Potrà continuare a gestire e riorganizzare il reparto di medicina anche in vista della riforma che con tanta difficoltà l'assessore provinciale Martha Stocker sta portando avanti.

Ma in scadenza a fine febbraio ci sono anche altri due primari, due dirigenti sanitari di lingua italiana, praticamente le ultime mosche bianche rimaste in una sanità comprensoriale ormai composta da primari di lingua tedesca in ossequio alla proporzionale applicata su scala provinciale. Stiamo parlando del primario del reparto di neurologia del Tappeiner, il padovano Frediano Tezzon, e la sua collega Enrica Del Negro, da diversi anni alla guida dei servizi sanitari di base sul territorio. Sulla scrivania del direttore generale Andreas Fabi mancano ancora entrambi i pareri del collegio tecnico e del nucleo di valutazione sanitario. Impossibile pertanto procedere al rinnovo dell'incarico. Per la conferma di Enrica Del Negro invece, il nucleo di valutazione si è espresso positivamente, ma manca il via libera del collegio tecnico. Per evitare di creare una pericolosa vacatio, il direttore dell'Asl unica ha deciso comunque di approvare due delibere di rinnovo, anche se provvisorio. Era stato proprio Fabi ormai quindici anni fa a portare Frediano Tezzon a Merano, introducendo per la prima volta una deroga parziale alla proporzionale nella assunzione dei primari dell'allora Usl Ovest, quando la scelta "linguistica" era stata applicata a bando completato e a candidati praticamente scelti. Rinunciare a Tezzon per un cavillo burocratico – pare infatti che il parere dei due organismi sia destinato ad essere positivo, anche se in arrivo fuori termine massimo – al direttore Fabi non sarebbe certo andata giù.

Il quarto primario, anche lui prorogato provvisoriamente, è Peter Georg Stecher, guida del reparto di chirurgia dell'ospedale di Silandro. Il suo contratto di lavoro con la sanità provinciale scade il primo marzo, ma anche per lui manca ancora il parere positivo del collegio tecnico sanitario.

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