Treno per il Cadore, si firma

Dopo l’Epifania l’intesa tra Bolzano e Veneto: un gruppo di lavoro studierà il tracciato dalla Pusteria


di Ezio Danieli


DOBBIACO. L'accordo c'è. Manca soltanto la firma in calce all'intesa. Firma che verrà apposta a Cortina appena passata l'Epifania. Lo hanno confermato i due governatori, Luca Zaia per il Veneto e Arno Kompatscher per l'Alto Adige, entrambi convinti sostenitori del ritorno del trenino delle Dolomiti fra Calalzo e Dobbiaco via Cortina d'Ampezzo.

Dopo l’accordo tra Zaia e Kompatscher, di recente è stato registrato un altro punto a favore del treno delle Dolomiti: è arrivato infatti il via libera dell'esecutivo di Bolzano al protocollo d'intesa tra le due parti che prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità. Da Calalzo a Cortina e da Cortina a Dobbiaco.

La delibera approvata altro non è che l'autorizzazione al presidente Kompatscher a sottoscrivere il protocollo come primo passo di un progetto a lunga scadenza. «Verrà istituito un gruppo di lavoro - ha annunciato l’assessore bolzanino alla mobilità Florian Mussner - composto non solo da rappresentanti delle due istituzioni, ma anche di Sta (Strutture trasporto Alto Adige) e St (Sistemi territoriali), che avranno il compito di definire linee guida, modello di esercizio e impegno economico. Il coordinamento del gruppo di lavoro, che ogni sei mesi dovrà presentare una relazione sull'attività, sarà affidato a turno a uno dei partner per un periodo di un anno e mezzo, a cominciare dalla Regione Veneto. Le risorse necessarie ad avviare il progetto saranno messe a disposizione dalla Ue tramite un progetto Interreg e dal Fondo comuni confinanti».

La giunta dell’Aldo Adige riconosce anzitutto che collegare via rotaia il Veneto e l'Alto Adige, in maniera particolare Cadore e Alta Pusteria, rientra fra gli obiettivi dell'intesa per la tutela e lo sviluppo dei territori di confine sottoscritta nel 2014 tra le Province di Bolzano e Trento, le Regioni Lombardia e Veneto, il ministero dell’economia e delle finanze e il ministero degli affari regionali. Il governatore veneto Zaia ha confermato in queste settimane l’interesse del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio per l’opera. Opera tanto più necessaria in vista dei mondiali di sci alpino che Cortina ospiterà nel 2021. Sarà difficile, comunque, che i cantieri possano aprirsi e concludersi prima di quella data, almeno nella completezza del tragitto.

«Per le Dolomiti si apre un nuovo capitolo infrastrutturale - ha detto il governatore del Veneto Zaia - nell’ambito della nuova gara per l’affidamento del servizio ferroviario regionale, ricaveremo un apposito lotto dedicato al Bellunese per la realizzazione di quello che mi piace definire “il treno delle Dolomiti”, un mix tutto nuovo tra fascino turistico, utilità per viaggiatori e pendolari, infrastrutturazione rispettosa dell’ambiente. Con la progettazione di questa nuova infrastruttura -ha aggiunto il governatore del Veneto - puntiamo anche a connettere strettamente le nostre montagne con tutti i corridoi infrastrutturali europei».

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