Trovato un corpo nell’Adige. L’esame dei denti: «È Maria Pia Perulli»

Il cadavere della bolzanina ripescato a Verona. Gli accertamenti eseguiti dal dentista. Si attende il test del Dna. Era scomparsa il 5 maggio



Il corpo è stato ripescato dall’Adige nella zona di Verona una decina di giorni fa, ma all’inizio si era escluso che potesse trattarsi di Maria Pia Perulli, 77 anni bolzanina, ex infermiera del reparto di Ortopedia dell’ospedale San Maurizio (era andata in pensione nel 1994), sparita dalla sua abitazione di via Ortles, presumibilmente, il 5 maggio. In un primo momento si era ipotizzato che potesse essere di una donna scomparsa nel veronese. Successive verifiche lo hanno escluso. «Ieri - spiega Annamaria Bonora, cognata della Perulli - siamo stati contattati dai carabinieri che ci hanno comunicato che ci sono molte possibilità che sia Maria Pia». Il corpo, rimasto in acqua una ventina di giorni , è irriconoscibile. Come al solito in questi casi, i denti sono gli unici a conservarsi e a consentire quindi una comparazione.

Per questo l’autorità giudiziaria della città scaligera, attraverso il fratello Antonio, è risalita al dentista bolzanino di Maria Pia e gli hanno inviato le foto. «La signora - spiega il professionista che chiede di restare anonimo - non la vedevo da una decina d’anni, però comparando le foto con le radiografie che ho in studio risultano una serie di elementi che combaciano e mi portano a dire che ci sono altissime probabilità che si tratti della mia paziente». Quasi certo che a questo punto, per escludere qualsiasi dubbio, il magistrato disponga l’esame del Dna.













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