Tunnel di Monte Tondo, «blindata» la convenzione 

Accordo istituzionale con la Provincia. Caramaschi: «Più garanzie per Bolzano» I tecnici della Sta a Roma per ottenere un finanziamento del 40% per il tram



BOLZANO. Gli 80 milioni per costruire il tunnel di Monte Tondo (il terzo lotto della tangenziale futura) non saranno soltanto oggetto di una nuova delibera provinciale. «Bolzano avrà più garanzie - rivela il sindaco -, perché il progetto e lo stanziamento saranno inseriti in una convenzione tra due enti territoriali, noi e la Provincia, per un impegno di livello istituzionale».

Che si avvicina molto all’“accordo di programma” (come per il pru in centro o per l’Areale). E che ha una caratterista dirimente, in termini di livello qualitativo: sarà approvato anche dal consiglio comunale. In sostanza: una blindatura. La differenza con la semplice delibera, che pur è un impegno politico importante? Il fatto che quest’ultima può essere smentita da una successiva delibera dello stesso ente che l’ha approvata (la giunta provinciale) mentre qui si tratta di due soggetti posti a garanzia, senza la cui firma in parallelo nulla potrà essere cambiato.

Ma Caramaschi aggiunge un altro particolare per far comprendere che la prima parte della circonvallazione non è più nel libro delle promesse: «Nella convenzione sarà inserito il progetto di Monte Tondo, ma anche la precedente delibera che ha avviato le operazioni in via Einstein. Le quali, a loro volta, salgono di livello e diventano parte integrante dell’accordo». Che verrà, a breve, controfirmato da Arno Kompatscher e dal sindaco.

Resta un’unica incertezza. Il municipio intende inserire nella convenzione Comune-Provincia anche l’ulteriore lotto di interventi per fluidificare il traffico a Bolzano sud: il tratto che congiunge via Siemens-via Grandi al sottopasso del Virgolo attraverso una bretella sotterranea sotto la rotonda di ponte Roma. «Sto trattando col presidente...», ammette Caramaschi. L’impegno finanziario delle opere è stato già quantificato: è sceso a 50 milioni quello per via Einstein tra sottopassi, raddoppi e ponte sull’Isarco per collegare la MeBo; è stato invece quantificato in 80 milioni quello che riguarda il tunnel di Monte Tondo che sarà lungo 2,3 chilometri e bypasserà la parte ovest della città congiungendo lo sbocco della val Sarentina con la nuova area dove sorgerà il riqualificato Areale intorno a ponte Campiglio. Il terzo intervento, infine, sotto ponte Roma, comporterà una spesa intorno ai 20 milioni. Fatti due conti, tra i 50 più i 20 di Bolzano sud e gli 80 di Monte Tondo a Bolzano Nord, l’impegno di spesa infrastrutturale che verrà approvato da una convenzione da cui non si dovrebbe scappare è dunque di 150 milioni complessivi.

I tre snodi progettuali non sono altro (tranne quello di via Grandi, che è stato aggiunto successivamente per liberare via Galilei) che i lotti terminali dell’originario progetto della Ss12 in galleria, poi soppiantato da quello dell’A22 in tunnel. Ebbene, il lavoro di questi mesi è consistito nel raccordare i due “poli” del vecchio progetto elaborato a suo tempo dall’assessorato di Christian Tommasini agli innesti di quello nuovo con gli svincoli autostradali. A questo proposito, la cifra che verrebbe impegnata da A22 una volta firmata la concessione ministeriale per far passare l’autostrada sotto la montagna varia dai 400 ai 500 milioni. Alla fine, tutta l’operazione potrebbe dunque toccare i 650.

Ieri, invece, è proseguita la marcia di avvicinamento dell’altro progetto infrastrutturale cittadino, il tram. Sono infatti scesi in missione a Roma i tecnici della Sta, il braccio operativo della Provincia per i grandi progetti.

Si tratta dell’ennesimo step per arrivare a produrre un dossier completo per l’opera in grado di indurre Roma a finanziare, almeno per il 40%, l’intera linea 1 del tram. (p.ca.)













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