Tunnel ferroviario sotto lo Stelvio, oggi si firma l’intesa

Vertice tra i governatori di Alto Adige, Trentino e Lombardia Al centro dell’incontro al passo anche il futuro del parco


di Giuseppe Rossi


STELVIO. Inizia a prendere ufficialmente corpo, dopo anni di proposte, idee e tante discussioni promosse in molti casi dal Rotary di Bormio, il progetto di collegare l'alta Valtellina con la val Venosta attraverso un tunnel sotto il passo Stelvio. Oggi lunedì 27 luglio alle ore 10, proprio in cima al passo Stelvio i presidenti di Lombardia, Trentino e Alto Adige si sono dati appuntamento per sottoscrivere un protocollo d'intesa per la valorizzazione dell'area dello Stelvio, nel quale è inserito anche lo studio di fattibilità per un tunnel sotto lo Stelvio. Tutti si affrettano a premettere che nessuno pensa a un tunnel stradale, ma ferroviario. La stessa delibera approvata dalla giunta provinciale martedì mattina escluse espressamente un tunnel stradale ma "un collegamento permanente e percorribile - si legge nelle premesse della delibera - in ogni periodo dell'anno, specificando che si dovrebbe trattare di un collegamento ferroviario e non stradale". Un trenino insomma, stile quello del Vereina, che in 18 minuti collega l'Engadina alla Prettigovia, con l'aggiunta di un treno anche passeggeri, capace di inserirsi nella ferrovia della val Venosta, che a questo punto smetterebbe di terminare a Malles.

I progetti che in questi anni hanno riguardato uno sbocco a nord per la Valtellina, utilizzando la cosidetta via Imperiale, sono stati molteplici. Partenza sempre da Bormio, direzione Santa Maria in val Monastero da una parte, tunnel sotto lo Stelvio e collegamento con la val Venosta dall'altra. Quest'ultima ipotesi è quella che Roberto Maroni, Arno Kompatscher e Ugo Rossi, governatori della regione e delle due provincie autonome sulle quali si estende il parco nazionale dello Stelvio, si apprestano a sottoscrivere con la firma del protocollo d'intesa. Attualmente un progetto concreto non esiste, ma in questi anni il Rotary club di Bormio ha lavorato con dibattiti, proposte e ipotesi. Quella più concreta prevede un tunnel lungo 10 chilometri alla base del passo Stelvio con sbocco nella zona di Prato Stelvio.

Due le possibilità d'uso: vagoni passeggeri da una parte, vagoni sui quali caricare le autovetture con i passeggeri a bordo per tutta la lunghezza del tragitto da Bormio a Spondigna. In queste ultime settimane l'accelerazione imposta al protocollo d'intesa dalla Regione Lombardia ha messo sul chi va là gli ambientalisti altoatesini, preoccupati del destino del parco dello Stelvio e sempre attenti a difendere il parco e le sue prerogative naturaliste. Un tunnel ferroviario anziché stradale, potrebbe essere una soluzione in grado di accontentare tutti. Ma già con le prime indicazioni che il protocollo d'intesa una volta firmato renderà pubbliche, si capirà molto di più. E il progetto di elettrificazione della Merano-Malles ormai avviato dalla Provincia di Bolzano potrebbe diventare funzionale proprio a questo intervento sotto lo Stelvio.

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