Turismo, la crisi si fa sentire

I dati di Merano Marketing sul Burgraviato: bene il 2011, difficoltà nei primi mesi di quest’anno


di Ezio Danieli


MERANO. I dati sono confortanti. Ma c'è, incombente, lo spettro della crisi. Con il quale bisogna convivere, senza esitazioni. Non è un caso se proprio questa stagione primaverile è iniziata con un calo nelle prenotazioni all'ultimo momento che erano abituali nel Meranese negli ultimi anni. Il consorzio Merano Marketing - ieri mattina - ha presentato il suo bilancio dell'anno passato. E' positivo: 1.291.699 arrivi e 6.870.440 presenze con un incremento, in percentuale, rispettivamente del 3,3 e del 2,6 per cento. "La nostra area - ha detto il presidente Alexander Dilitz - ha raggiunto un altro record: dal punto di vista ricettivo è in testa alle associazioni turistiche con i suoi 154 giorni di pieno utilizzo mentre la media altoatesina s'è attestata su 132 giorni". La crisi, però, si fa sentire. La flessione degli ospiti italiani è stata notevole: meno 7,3%, Per fortuna è stata compensata da un notevole aumento degli svizzeri (+ 13 per cento) e da un leggero incremento dei tedeschi (+3,8%). "L'avvicendamento di ospiti italiani e svizzeri dimostra chiaramente - ha detto il direttore di MGM, Thomas Aichner - di come sia importante turisticamemte essere presente su diversi mercati: eventuali flessioni possono essere quindi recuperate facilmente. Ad ogni modo per la stagione in corso abbiamo già deciso un maggiore impegno proprio sul mercato italiano che resta per noi di primaria importanza". Proprio i nostri connazionali sono stati secondi, nella classifica degli arrivi e dei pernottamenti che resta guidata dai tedeschi. Segnali positivi vengono anche dal Benelux dove MGM ha intensificato i suoi impegni per farsi conoscere. “Nonostante gli ospiti da Olanda e Belgio siano ancora meno del 3%, l’aumento di arrivi rivela l’alto potenziale di questi mercati”, ha detto il direttore Aichner.

Dati, si diceva, positivi. Ma il giro di affari, nel 2011, come è stato? La crisi ha colpito, soprattutto negli esercizi ricettivi con meno stelle. "La media di spesa degli ospiti - ha detto ancora Aichner - è stata di 120 euro al giorno. Ma c'è chi risparmia parecchio, soprattutto se non soggiorna negli alberghi non a 4 o 5 stelle. Questi turisti vengono in vacanza e non possono non tirare la cinghia visto che il momento, finanziariamente parlando, non è dei più facili, soprattutto nel nostro Paese. Nessun segnale di crisi viene invece dalle strutture a 4 e 5 stelle: evidentemente in questi alberghi l’ospite facoltoso non risente dei problemi finanziari e quindi continua a spendere come è sempre stata sua abitudine”.

Si guarda dunque avanti con fiducia, anche se proprio gli effetti della crisi si fanno ancora sentire, come è stato confermato dall’avvio della stagione primaverile che è stato un po’ frenato. L'obiettivo, confermato durante la conferenza stampa di ieri mattina, è valorizzare la zona del Meranese - sono 15 gli associati di MGM - che resta molto desiderabile "proprio perchè offre al turista sia la salute che il benessere. Ecco dunque una serie di proposte: dal festival della salute Merano Vitae ai nuovi percorsi delle rogge (la segnaletica è in fase di perfezionamento con la dicitura anche in lingua italiana), dal progetto gastronomico Stelle, Malghe, Castelli alla valorizzazione dell'artigianato. “La nostra ricetta contro la crisi è continuare ad offrire prodotti la cui attrattività giustifichi il prezzo - ha detto ancora Thomas Aichner - Niente prince dumping ma offerte invitanti e soprattutto gradite". E per quanto riguarda la tassa di soggiorno? "Non vogliamo entrare in merito alla dibattuta questione - ha concluso il presidente Dilitz - ma una sicurezza finanziaria sarebbe il toccasana per continuare a lavorare con la massima tranquillità" .

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