LA STATISTICA

Turisti in calo a Bolzano: nel 2009 -5,7 per cento

Aumentano invece le presenze a Caldaro (più 8%) e in Val Gardena (3%)


Antonella Mattioli


BOLZANO. Scende turisticamente parlando Bolzano, salgono centri come Lagundo, Selva Gardena, Caldaro. Nel capoluogo lo scorso anno ci sono stati 508 mila pernottamenti, 31 mila in meno rispetto al 2008 (-5,7%). Chiusure negative anche per Stelvio (-5,1%), Sesto Pusteria (-2,5%), Senales (-4,2%). Mentre salgono del 3% Selva, dell’ 8% Caldaro, addirittura del 16% San Leonardo in Passiria. A livello provinciale l’industria del turismo è andata alla grande, nonostante la crisi: nel 2009 per la prima volta sono stati rilevati 5,5 milioni di turisti che hanno soggiornato per più di 29 milioni di notti. Ciò corrisponde ad un aumento del 3% negli arrivi e dell’1,3% nelle presenze rispetto al 2008.
 In un trend che a livello provinciale è dunque positivo, come si spiega il segno meno del capoluogo?
 «Con la crisi»: è il parere di Roberta Agosti, neodirettore dell’Azienda di soggiorno. «La flessione si è fatta sentire soprattutto nei primi mesi del 2009, poi c’è stata una ripresa. Rimane comunque il dato negativo che si spiega, a mio avviso, col fatto che le famiglie non hanno, in linea di massima, rinunciato alla vacanza, ma hanno tagliato sul weekend nelle città per vedere una mostra, visitare un museo o semplicemente scoprire un nuovo locale. Queste rinunce hanno penalizzato anche città come Firenze che ha perso addirittura il 20%, ma c’è chi è arrivato anche al 30%».
 E il 2010 come si presenta?
 «È partito in maniera soft - spiega Agosti - ma a febbraio le cose stanno andando meglio».
 Concorda con l’analisi il presidente dell’Azienda Dado Duzzi e aggiunge un particolare in più: «Nel 2009 sono calate le presenze di chi viene a Bolzano per affari. Ovviamente, la crisi ha ridotto notevolmente il lavoro di rappresentanti, commercianti, imprenditori. Chi prima veniva qui e si fermava un paio di giorni, adesso sbriga tutto in poche ore e a quel punto non c’è neppur bisogno di pernottare».
 Duzzi “benedice” il Mercatino di Natale: «La manifestazione continua ad essere una garanzia. Nonostante la crisi e nonostante le critiche, porta migliaia di persone. È la nostra carta vincente su cui continuare a scommettere













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