Twenty, al setaccio le mail di Spagnolli

Il sindaco è l’unico indagato dalla Procura per il raddoppio del megastore. Ignorato il piano di rischio aeroportuale


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Semplicemente un «atto dovuto». Così il procuratore Guido Rispoli ha definito la decisione di iscrivere sul registro degli indagati, con l’ipotesi di accusa di abuso d’ufficio, il sindaco Luigi Spagnolli in relazione all’inchiesta sul rilascio della concessione edilizia di ampliamento del centro commerciale «Twenty». E’ stata un’informativa dettagliata della Guardia di Finanza a rendere necessario il provvedimento. «L’iscrizione sul registro degli indagati è un atto di per sè a tutela della persona sottoposta ad indagine ed è una garanzia di trasparenza del procedimento» ha ricordato ieri il procuratore. Come dire: non è legittimata alcuna interpretazione colpevolista dei fatti. L’informativa della Guardia di Finanza avrebbe però evidenziato «anomalie» che hanno indotto il sostituto procuratore Igor Secco ad avviare un’inchiesta per chiarire molti aspetti sull’iter che ha portato al rilascio della concessione edilizia. Tra i fatti evidenziati, la presunta determinazione del sindaco a procedere al rilascio della concessione (in data 13 marzo) nonostante il parere contrario (non vincolante) della commissione edilizia riunitasi il 5 febbraio precedente sotto la presidenza del vicesindaco Ladinser (che prese il posto dell’assessora competente Pasquali). Il no della commissione edilizia sarebbe stato determinato da una valutazione restrittiva del cosiddetto «piano di rischio» aeroportuale messo a punto dall’Enac. Ma secondo l’avvocato Igor Janes (che cura gli interessi del confinante Renato Tamanini) la concessione edilizia avrebbe anche ignorato che parte del ponte progettato da via Bassano va ad impegnare , seppur marginalmente , la proprietà Tamanini e che il progetto del nuovo immobile non rispetta la norma generale sulla distanza tra confinanti. Per il momento non è chiaro che cosa la Guarda di Finanza abbia indicato come «anomalo» nell’informativa inviata in Procura. Resta il fatto che proprio sulla base di quell’informativa la Procura non solo ha iscritto sul registro degli indagati il sindaco Spagnolli (che ha chiesto di essere interrogato quanto prima) ma ha anche affidato alla Fiamme Gialle un blitz in Municipio (avvenuto l’altro pomeriggio) per procedere all’acquisizione di tutta la documentazione. I finanzieri hanno anche acquisito copia delle email rimaste in memoria nella posta elettronica del primo cittadino. Nel frattempo, subito dopo Pasqua, è annunciato un nuovo fronte di attacco da parte del confinante Tamanini che chiederà al tribunale civile di disporre l’abbattimento della parete di 20 metri realizzata a filo del confine di proprietà. Per il momento i lavori del cantiere restano bloccati per effetto delle disposizioni del presidente del Tar che ha accolto la richiesta urgente di sospensiva. Un provvedimento che il 13 maggio il Tar dovrà rivalutare in composizione collegiale

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